“La scelta è tra centrodestra e centrosinistra, tra chi sa come funziona un Comune, ha guidato la città durante una pandemia e stanziato milioni extra per aiutare le famiglie in difficoltà con le bollette, e chi non è mai entrato in un Consiglio comunale e non sa nemmeno, comprensibilmente, cosa sia una delibera di giunta”.
“Chiamo a raccolta tutto l`elettorato di centrodestra, la Verona che produce ricchezza e lavoro: è una sfida che riguarda tutti. Tommasi è una brava persona ma è pericoloso perché è il prestanome dell`armamentario ideologico della sinistra”, afferma Sboarina, che al primo turno ha pagato la divisione nel centrodestra con l’ex leghista Flavio Tosi che ha ottenuto il 24% dei consensi.
“Tommasi, teleguidato dai parlamentari del Pd e da ciò che rimane del Movimento 5 Stelle, da una sinistra ideologica al cui interno c`è tutto e il contrario di tutto, si scaglia contro Verona e l`amministrazione. Gli hanno fatto perfino dire – sostiene Sboarina – che disprezza l`identità veronese e la considera causa della mancata crescita della città: ma si può affermare una cosa del genere? Tommasi parla di una città ‘senza visione’, ma non argomenta, recita sempre il personalissimo mantra ‘ascolto e dialogo’, frasi fatte prive di contenuto. La nostra visione è quella di una città in cui dopo 40 anni sono ripartite le grandi opere, una città prima in Veneto per offerte di lavoro e quinta in Italia. Una città in cui abbiamo fatto ripartire turismo, Fiera, aeroporto, una delle città più sicure d`Italia stando agli indicatori del ministero dell`Interno”.
Continuano le accuse di Sboarina nei confronti di Tommasi: “È stato chiaro a tutti il suo imbarazzo quando a Verona sono arrivati i leader della sua coalizione: ha disertato le conferenze stampa per poi incontrarli in privato. Tommasi prende in giro i cittadini volendo fargli credere di essere civico. Se la sinistra lo imbarazza vuol dire che è evidente anche a lui cosa significhi la sinistra per questa città, e d`altronde i veronesi l`hanno provato sulla loro pelle tra il 2002 e il 2007 durante la buia epoca Zanotto, unico sindaco di sinistra nella storia di Verona. Che idea ha Tommasi sulle tasse, sui lavori già partiti e che partiranno? Che idea ha della famiglia, della lotta alla droga dato che all`interno della sua coalizione c`è anche chi vuole legalizzarla, della rigenerazione urbana, dell`Alta Velocità, delle infrastrutture? Tommasi vuol far diventare Verona una capitale transgender? No grazie, Damiano”.
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