Trump esalta il 'golpe' di Capitol Hill: "Il più grande movimento nella storia del nostro Paese"
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Trump esalta il 'golpe' di Capitol Hill: "Il più grande movimento nella storia del nostro Paese"

Donald Trump ha definito l'assalto del Capitol su Truth, la sua nuova piattaforma social come qualcosa di grandioso

Trump esalta il 'golpe' di Capitol Hill: "Il più grande movimento nella storia del nostro Paese"
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9 Giugno 2022 - 21.18


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Un golpista che non si vergogna di aver falsamente contestato il risultato di libere elezioni ed aver aizzato la folla ad assaltare il Congresso

 Il «più grande movimento nella storia del nostro Paese»: così Donald Trump ha definito l’assalto di Capitol Hill su Truth, la sua nuova piattaforma social.

«La commissione non scelta – scrive Trump riferendosi alla commissione parlamentare – non ha speso un minuto per studiare la ragione che ha portato il popolo ad andare a Washington, in numeri enormi, molto più di quanto i Fake News Media siano disposti a riportare. Il 6 gennaio – non è stata solo una protesta, ha rappresentato il più grande movimento della storia del nostro Paese per rendere di nuovo grande l’America».

“Riguardava elezioni truccate e rubate, e riguardava un Paese che stava per andare all’inferno, e guardate ora il nostro Paese», osserva Trump. «La commissione non scelta di delinquenti politici, essenzialmente lo stesso gruppo che vi ha portato la bufala della Russia (e molte altre) ora pienamente smascherata e screditata, si è rifiutata di studiare e riportare l’enorme quantità di irrefutabili prove, molte delle quali prodotte recentemente, che mostrano come le elezioni presidenziali del 2020 siano state truccate e rubate», prosegue rilanciando la sua tesi infondata dei brogli.

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Il tycoon accusa inoltre la speaker della Camera Nancy Pelosi e la sindaca della capitale di aver rifiutato la sua proposta di «dispiegare sino a ventimila soldati della Guardia nazionale, o soldati, perché si sapeva che ci sarebbe stata una folla molto grande».

«Se avessero accettato l’offerta, non ci sarebbe stata alcun 6 gennaio», afferma. Le audizioni, secondo il tycoon, sono «un’altra bufala per non parlare di inflazione». 

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