Dobbiamo ancora aspettare che condanni Putin. E nel frattempo l’uomo del mezzo Putin vale due Mattarella o quello che negava la dittatura putiniana dicendo che a Mosca si sentiva a casa sua pretende che venga preso sul serio e nessuno subodori che per lui la parola pace non significa altro che interessi di Putin.
“Cerco di unire questo straordinario Paese, non avevo ancora trovato polemiche su qualcuno che lavora per la pace. Viva la pace. La benzina costa due euro al litro, senza lo sconto chiesto dalla Lega oggi costerebbe venti centesimi in più”.
A dirlo è Matteo Salvini, leader della Lega, nel corso di un comizio a Buccinasco (Milano). «Noi abbiamo bisogno della pace, non tra sei mesi, ma domani mattina. Se c’è bisogno di parlare con la Russia io ci sono. Se a cominciare la guerra sono stati i russi a chi dovrei andare a chiedere la pace?», ha aggiunto Salvini.
Chiedere la pace sotto dettatura di chi? E quale pace?
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