Speranza promette fondi per la Sanità italiana: "Un miliardo alle Regioni, stop alle liste d'attesa"
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Speranza promette fondi per la Sanità italiana: "Un miliardo alle Regioni, stop alle liste d'attesa"

Il ministro della Salute ha confermato l'indirizzo del governo. "Sul nuovo personale abbiamo avviato un'operazione che in Italia non si era mai vista".

Speranza promette fondi per la Sanità italiana: "Un miliardo alle Regioni, stop alle liste d'attesa"
Roberto Speranza
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16 Maggio 2022 - 09.59


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Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha promesso maggiori finanziamenti per la Sanità italiana, che sta soffrendo per la mancanza di fondi e di personale ormai da troppi anni. Le liste di attesa sono ormai infinite e a rimetterci sono i cittadini. In un’intervista a La Repubblica, Speranza ha descritto la strategia del governo.

 “È un problema che viene da lontano ed è stato ulteriormente complicato dal Covid. Abbiamo già indirizzato un miliardo di euro, in due tranche, alle Regioni per affrontarlo e ci aspettiamo di vedere presto i risultati. La questione attese è legata al numero di medici più che alle attrezzature. Sul personale abbiamo avviato un’operazione mai vista” afferma. In Italia, infatti, sino ad ora, ricorda il ministro, “si finanziavano in media 5 o 6 mila borse di specializzazione in medicina l’anno”. 

“Così il numero dei nuovi medici pronti a entrare nel sistema era sempre inferiore a quello di chi andava in pensione o comunque lasciava. Negli ultimi due anni abbiamo finanziato prima 13.400 borse e poi 17.400. C’era un imbuto formativo, ora non esiste più […] i medici non si comprano sul mercato internazionale, come i camici o i respiratori. O li hai formati con una programmazione pluriennale o non li hai. Noi negli ultimi due anni abbiamo finalmente investito come si doveva. Per l’immediato il miliardo di euro in più servirà a comunque a recuperare con interventi straordinari” aggiunge. 

“Quando sono diventato ministro, nel settembre 2019, il fondo sanitario nazionale era a 114 miliardi di euro e aumentava in media di meno di un miliardo all’anno. Ora, dopo due anni e mezzo, siamo arrivati a 124 miliardi, 10 in più. Non c’era mai stato nella storia del servizio sanitario nazionale una crescita delle risorse così importante in tempi così brevi”.

Sul fatto che le Regioni chiedano più fondi per la lotta contro il Covid, Speranza risponde: “Abbiamo già messo molte risorse al di fuori del fondo sanitario nazionale per la pandemia. Ne servono ancora e le troveremo. Sono stati anni difficili e avremo altre spese, ad esempio per i vaccini”. E sottolinea come non venga considerato il fatto che “così tanti soldi sulla sanità non sono mai stati messi”. Il ministro si riferisce anche ai fondi del Pnrr. “Arriveranno 20 miliardi grazie al Pnrr. Poi ci sono 625 milioni che per la prima volta la programmazione europea riserva al ‘Pon’ salute, per le aree svantaggiate. Quei soldi vanno al Sud e serviranno anche a recuperare gli screening oncologici saltati”. 

Il ministro Speranza si esprime anche sulla crisi dei Pronto Soccorso, per cui sono stati già stanziati dei fondi importanti. “Senza dubbio il lavoro nell’emergenza è spesso estenuante. Noi abbiamo fatto un primo passo stanziando 90 milioni e istituendo una nuova indennità specifica per chi lavora al pronto soccorso. 

Sono prime risorse, cercheremo di trovarne altre ma si tratta di un segnale: diciamo ai lavoratori che siamo consapevoli delle loro difficoltà. Poi avrà un ruolo fondamentale il Pnrr. Circa 7 miliardi andranno all’assistenza territoriale, irrobustendo la rete che fa schermo al pronto soccorso, perché prende in carico i pazienti prima che finiscano in ospedale. Nel Piano si prevedono 1.350 case di comunità, dove lavoreranno medici di famiglia, specialisti, infermieri” afferma. 

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