Giorgia Meloni: 70 minuti di urla e strepiti per dipingere un'Italia nera, reazionaria e nemica dell'ambiente
Top

Giorgia Meloni: 70 minuti di urla e strepiti per dipingere un'Italia nera, reazionaria e nemica dell'ambiente

La presidente di FdI, Giorgia Meloni, nel corso della sua relazione introduttiva alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia.

Giorgia Meloni: 70 minuti di urla e strepiti per dipingere un'Italia nera, reazionaria e nemica dell'ambiente
Giorgia Meloni
Preroll

globalist Modifica articolo

29 Aprile 2022 - 19.39


ATF

Un’ora e dieci di urla e sprepiti per dipindere un’Italia nera, reazionaria e retrograda. Amica degli evasori fiscali e nemica dell’ambiente.

“Tutti diranno che le nostre critiche sono frutto di un approccio antieuropeista. È l’esatto contrario. Noi siamo più europeisti di tanti soloni di Bruxelles. L’Europa si è presentata all’appuntamento con la storia senza una politica estera, senza una difesa, quasi totalmente dipendente sull’energia e le materie prime, impreparata ad affrontare la crisi umanitaria. Sbagliano quelli che si permettono di segnalare che c’è un piccolo problema o quelli che fanno finta di niente? Qualcosa non sta funzionando”. Lo ha detto la presidente di FdI, Giorgia Meloni, nel corso della sua relazione introduttiva alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia.

“L’Europa avrebbe potuto giocare un altro ruolo? La risposta è no. Non avrebbe potuto svolgere un altro ruolo, perché nessuna nazione europea rispetta l’impegno preso con la Nato” sul 2% del Pil in difesa. “L’Europa ha deciso di farsi difendere dagli Usa e, se qualcuno che ti difende, non lo fa gratis. Noi siamo più europeisti di tanti soloni di Bruxelles. Per questo da sempre rivendichiamo che da sempre la Nato sia dotata di due colonne, una americana e una europea”. Per quanto riguarda le spese militari, “vogliamo essere alleati e non sudditi ed esserlo ha un costo”, ha chiarito Meloni.

Leggi anche:  Giorgia Meloni, gli studenti e la criminalizzazione del dissenso

 “Chiediamo a Draghi di prendere questa sua autorevolezza che sta in cantina, spolverarla, e andare in Europa per chiedere di rivedere le priorità del Pnrr, in modo da intervenire sugli effetti della crisi: bisogna tenere in equilibrio la sostenibilità ambientale con quella sociale”, ha detto ancora Meloni aggiungendo: “Le risorse vanno concentrate sulla crisi”. Ergo via a tutte le misure che dovrebbero servire al contenimento dei cambiamenti climatici, ossia disastri sicuri per i prossimi decenni.

 “Più saliremo più sarà nostra responsabilità di tenere i piedi piantati per terra”. Questo il messaggio di chiusura della leader di FdI, Giorgia Meloni. “La nostra preparazione è stata lunga: più saliremo e più porteremo con noi i nostri sogni e tutto quello da cui veniamo. L’unica ragione per cui vogliamo arrivare in vetta è – conclude Meloni – perché sappiamo che da là possiamo guardare più lontano”. 

I bambini non si comprano, non sono prodotti da banco di cui puoi scegliere colori e caratteristiche o di rimandare indietro al mittente se il prodotto si rivelasse difettoso. Ma è esattamente quello che accade con quella pratica mostruoso dell’utero in affitto. Uomini ricchi che pagano donne povere per portare in grembo un bambino che verrà strappato? Non è simbolo di modernità ma di una società infame, che sostituisce Dio col denaro”

Leggi anche:  E se il Natale ci portasse in dono le elezioni anticipate?

La guerra si è abbattuta come un macigno di verità sui deliri di certa sinistra” e i paesi accusati di respingere i profughi “si sono mostrati i più accoglienti quando sono arrivati i profughi veri, Polonia e Ungheria, cui anderebbe chiesto scusa”.

“Non accetteremo che questa crisi sia usata dagli schiavisti di sempre per fare nuovo business. Chi sta in Europa e non ha diritto a starci deve essere rimpatriato per fare posto a chi ha diritto a starci”, ha aggiunto, denunciando “la menzogna immigrazionista di aver definito profughi centinaia di migliaia di persone che non scappavano dalla guerra”.

Native

Articoli correlati