M5s, Conte ribadisce: "No al riarmo. Le priorità sono la transizione energetica e il welfare sociale"
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M5s, Conte ribadisce: "No al riarmo. Le priorità sono la transizione energetica e il welfare sociale"

Giuseppe Conte, rieletto presidente del Movimento, oggi parlerà con Draghi. La posizione del partito è chiara: "Ci sono cittadini che in questi giorni devono scegliere se fare la spesa o pagare il gas, non possiamo investire di più sulle armi"

M5s, Conte ribadisce: "No al riarmo. Le priorità sono la transizione energetica e il welfare sociale"
Giuseppe Conte
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29 Marzo 2022 - 09.38


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Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in una intervista ad Avvenire, è chiaro sula posizione del partito in merito alla proposta di aumentare le spese militari: “Il nostro è un no fermo al riarmo: il M5S si opporrà con tutta la sua forza parlamentare all’aumento sconsiderato delle spese militari”.

“Veniamo da due anni di pandemia e il Paese è schiacciato da una forte crisi. Famiglie e imprese faticano a far quadrare i conti a fine mese. Ci sono cittadini che in questi giorni devono scegliere se fare la spesa o pagare il gas e la luce – ha aggiunto – vogliamo veramente dire loro che in questo momento diamo priorità al riarmo investendo risorse straordinarie sulle spese militari?”.

Il Movimento 5 Stelle “ha una chiara collocazione euroatlantica e io stesso ho più volte ribadito che gli impegni assunti in sede Nato molti anni fa vanno rispettati: chi insinua il contrario è in malafede. La sofferenza degli ultimi anni, però – ha proseguito Conte -, non va ignorata: chiedere uno sforzo finanziario di 10/15 miliardi in poco meno di due anni al nostro bilancio significa distrarre risorse dagli obiettivi, questi sì prioritari, della transizione energetica e del welfare sociale. Chi dovesse prendersi la responsabilità di non ascoltarci si assumerà anche quella di fibrillazioni di cui il Paese non ha francamente bisogno. Ho letto appelli al buon senso: ecco appunto, facciamo prevalere il buon senso”.

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Sul tema della difesa Pd e Movimento 5 Stelle rischiano quindi di dividersi e di far saltare la loro alleanza politica. “Il M5S non può rinunciare alla sua identità e all’interesse dei cittadini per convenienza politica. Credo però che alla fine prevarrà il buon senso – ha concluso Conte -. Ricordiamoci che le questioni che noi stiamo ponendo stanno particolarmente a cuore ai cittadini e la rincorsa a un riarmo forsennato rischia di segnare un solco profondo nell’opinione pubblica. Dobbiamo essere all’altezza di ciò che il Paese domanda”.

Alla vigilia dell’approdo del dl Ucraina nell’Aula del Senato, oggi alle 17.30 è previsto l’incontro tra il leader del M5s Giuseppe Conte e il premier Mario Draghi. La riunione si terrà a Palazzo Chigi. Intanto Giuseppe Conte è stato rieletto presidente del Movimento 5 Stelle. Un voto quasi fotocopia del precedente, un plebiscito con candidato unico, democrazia pentastellata. Potevano votare in 130.570, lo hanno fatto in 59.047 iscritti. Conte ha preso 55.618 voti pari al 94,19% dei voti validi. . L’altra volta ebbe 62mila sì, pari al 92%. Hanno risposto No nella scheda in 3.429 – pari al 5,81% dei voti validi.

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E Conte subito dichiara: da iscritti indicazione forte e chiara. Laura Bottici, invece, è la nuovo componente del Comitato di Garanzia, attualmente composto da Roberto Fico e da Virginia Raggi, già eletti. Bottici ha ricevuto 40.060 preferenze pari al 67,84% dei voti validi. L’altro candidato era Jacopo Berti che ha ricevuto 18.987 preferenze pari al 32,16% dei voti validi. Danilo Toninelli, Fabiana Dadone e Barbara Floridia i tre nuovi componenti del Collegio dei probiviri del M5s. Li hanno indicati gli iscritti M5s che li hanno scelti in una rosa di 6 candidati.

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