Nella Giornata Internazionale delle donne, durante il convegno sul lavoro e le donne che si è tenuto al Cnel, il numero 1 della Cgil Maurizio Landini ha voluto sottolineare anche l’importanza di spegnere qualsiasi spirito belligerante relativo alla guerra.
“Oggi non è solo un giorno di celebrazione, ma è un momento di elaborazione di una situazione difficile che è peggiorata con la pandemia e ha accelerato le diseguaglianze nei luoghi di lavoro” – ha esordito Landini.
“Noi oggi stiamo facendo i conti il rischio concreto che la guerra in Europa torni ad essere uno strumento di regolazione dei rapporti tra le persone e gli Stati. Oggi bisogna avere la forza di combattere e sconfiggere la guerra. Oggi dobbiamo mettere al centro la pace e superi la guerra. Questa è la condizione per confrontarsi con i grandi processi di cambiamento. Noi dobbiamo riconoscere la cultura della differenza, che è l’opposto della guerra, dello sconto e della violenza nei rapporti tra le persone”.
Ha toccato altre corde invece Pierferdinando Casini. L’ex presidente della Camera ha pubblicato un post sul proprio profilo Instagram prendendo le distanze dal “pacifismo ipocrita”.
«Dopo i massacri che Putin sta provocando in Ucraina, dobbiamo moralmente e politicamente respingere l’ipocrisia di quel pacifismo che annacqua le responsabilità e falsifica ogni ricostruzione storica. Mai come ora, noi dobbiamo essere con la testa e col cuore a fianco del popolo ucraino».