Putin, il Pd attacca Salvini: "A Kiev c'è la guerra e lui fa i calcoli sul prezzo delle sanzioni"
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Putin, il Pd attacca Salvini: "A Kiev c'è la guerra e lui fa i calcoli sul prezzo delle sanzioni"

Ad attaccare Salvini, per la sua vicinanza a Putin, è stata la parlamentare Lia Quartapelle, responsabile Affari internazionali ed Europa nella Segreteria del Pd.

Putin, il Pd attacca Salvini: "A Kiev c'è la guerra e lui fa i calcoli sul prezzo delle sanzioni"
Lia Quartapelle
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26 Febbraio 2022 - 16.24


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Il Pd attacca Salvini, reo di fare calcoli di natura economica in relazione alle sanzioni da infliggere alla Russia, piuttosto che focalizzare l’attenzione sul dramma che sta vivendo l’Ucraina. La parlamentare Lia Quartapelle del Pd è chiara: “Mentre da Kiev giungono notizie sempre più drammatiche a causa dell’intensificarsi dell’aggressione armata russa alla resistenza ucraina e le piazze italiane si riempiono al grido ‘No alla guerra di Putin’, ancora in queste ore Salvini è invece impegnato in calcoli economici sul prezzo da pagare per la libertà di un popolo e la democrazia. Le sanzioni, ripete come un mantra, devono essere ‘intelligenti’, mentre mettere Mosca fuori dal sistema bancario Swift, aggiunge, vorrebbe dire provocare un ‘black out’ per l’Italia”.

Il leader della Lega ha sempre ostentato il suo essere filo-russo: “Al leader della Lega – aggiunge la responsabile Affari internazionali ed Europa nella Segreteria del Pd – che passeggiando sulla Piazza Rossa diceva di sentirsi più a casa a Mosca che a Bruxelles e che avrebbe scambiato due Mattarella per mezzo Putin, chiediamo una volta per tutte: si possono negare i valori di democrazia e libertà per un tornaconto economico? I diritti e l’indipendenza possono essere scambiati per un bonifico bancario? A Salvini chiediamo di fare una scelta di campo definitiva. Queste acrobazie sulle alleanze internazionali, che ricordano quelle politiche nostrane, un po’ al governo e un po’ all’opposizione, gettano discredito sul ruolo dell’Italia.

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Secondo la Quartapelle bisogna in primo luogo pensare alle sanzioni dure, poi ragionare su come gestire le ricadute con i partner europei: “La realtà è che per affrontare la sfida di Putin occorre farsi carico anche delle conseguenze economiche svantaggiose che ne derivano. Dobbiamo essere sempre pronti alle ipotesi negoziali, ma preparandoci allo stesso tempo anche a un terzo round di sanzioni più dure. Poi affronteremo insieme ai partner europei il come gestirne le ricadute, anche con interventi mirati a tutela delle categorie che ne pagherebbero maggiormente le conseguenze”.

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