Filippo Rossi contro Meloni: "Urlo dopo urlo sta portando la destra in un ghetto, al confronto Salvini è uno statista"
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Filippo Rossi contro Meloni: "Urlo dopo urlo sta portando la destra in un ghetto, al confronto Salvini è uno statista"

Il leader della Buona Destra: "La sua deriva populista la fa salire nei sondaggi e la Giorgia nazionale si chiude in un mondo tutto suo fatto di vuoti slogan senza valori"

Filippo Rossi contro Meloni: "Urlo dopo urlo sta portando la destra in un ghetto, al confronto Salvini è uno statista"
Filippo Rossi leader de la Buona Destra
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15 Febbraio 2022 - 18.25


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C’è spazio per una destra liberale e non estremista? Forse ma al momento no,

“Non passa giorno in cui Giorgia Meloni non sputi sulla storia della destra italiana. E più la sua deriva populista la fa salire nei sondaggi e più la Giorgia nazionale si chiude in un mondo tutto suo fatto di vuoti slogan senza valori”, il leader della Buona Destra Filippo Rossi commenta così le dichiarazioni di Giorgia Meloni.

“Certo, – prosegue Rossi – dentro il suo partito l’insofferenza è quasi del tutto silenziata dalle percentuali di consenso mai viste prima ma questo che non significa che tanti, tantissimi esponenti di Fratelli d’Italia non si rendano conto che la loro leader li sta portando dritti dritti dentro a un ghetto che sta costruendo da sola: dichiarazione dopo dichiarazione, chiusura dopo chiusura, urlo dopo urlo”.

“In confronto a Giorgia Meloni anche Matteo Salvini può sembrare uno statista”, questa la provocazione di Rossi che prosegue: “Perché davvero non si capisce cosa c’entri l’essere di destra con la guerra contro doveri sociali come i vaccini e i greenpass, e cosa c’entri essere di destra con la becera propaganda sui flussi migratori, o cosa c’entri con la revisione del catasto e, ancora di più, con la strenua difesa di interessi lobbistici che non hanno nulla a che fare con l’italianità”.

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“Il vicolo cieco in cui si è messa la Meloni – conclude il leader della — Buona Destra – fa paradossalmente rivalutare (e ce ne vuole!) quel Matteo Salvini spinto obtorto collo dalla Lega di governo a più miti consigli rispetto a una stagione dell’Italia che impone un sano realismo politico che dovrebbe essere uno dei caposaldi di una cultura di destra”.

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