Il rinnovo delle concessioni balneari sta mettendo in fibrillazione maggioranza e opposizione. Non è un mistero che la categoria dei balneari negli anni sia diventata una casta molto difficile da scalfire, ed è per questo che trova delle posizioni accomodanti in maniera trasversale nei partiti.
“Sulle concessioni balneari è aperto il festival della propaganda. Non c’è nulla di patriottico nella proposta di Fratelli d’Italia di prorogare di 99 anni le concessioni. Una posizione demagogica e clientelare, argomentata con il solito complottismo contro la Ue e le immancabili multinazionali”. Lo scrive su Facebook il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.
“Mettere a gara le concessioni non significa toglierle a nessuno, ma semplicemente sanare una situazione di rendita e di mercato inaccessibile a nuovi operatori, che costringe lo stato italiano a rinunciare a ingenti risorse. Si studino modalità di gara che tengano in conto gli investimenti recenti fatti e consentano chi ha già le concessione di partecipare alle gare. Ma – sottolinea il segretario di Più Europa – il demanio pubblico non può essere ceduto in utilizzo per cifre palesemente non adeguate ai fatturati e agli utili realizzati. Un po’ di concorrenza, anche in questo settore, è vitale per aumentare la produttività degli investimenti e dare occasioni ai più giovani. Il Governo ha buone ragioni, oltre alle sanzioni per l`infrazione al diritto europeo, per andare avanti”, conclude Della Vedova.
Argomenti: giorgia meloni