Fosse dipeso da loro staremmo peggio del Brasile di Bolsonaro o degli stati degli Stati Uniti guidati da governatori repubblicani che hanno saputo solo vietare i divieti al covid.
E poi in Italia di regime ce ne è stato uno solo: quello fascista.
“Come ha detto Giorgia Meloni, quella del governo sulle restrizioni è una linea ideologica che sta prendendo spunto dai peggiori regimi: arriveremo al credito sociale di stampo comunista cinese? L’estensione del green pass è discriminatoria e va contro il regolamento di istituzione del green pass europeo: il punto 36, infatti, dice che è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate e il regolamento stesso afferma che non può essere interpretato come un obbligo alla vaccinazione. Il vicepresidente del Garante della Privacy stessa ha detto che ‘raccomandare è giusto, imporre lede i diritti’ in merito all’obbligatorietá della vaccinazione. La distinzione fra vaccinati e non vaccinati in buoni e cattivi lede i diritti fondamentali. FDI è per la sensibilizzazione al vaccino non la sua obbligatorietá. In Parlamento daremo battaglia per difendere le libertà fondamentali dei cittadini”.
Così il capogruppo di FDI in commissione Cultura, deputato Federico Mollicone che dimentica che una delle libertà fondamentali dei cittadini è quella di non essere infettato dal prossimo che non si vaccina o che non usa la mascherina o che si assembra.
L’Italia non ha nulla a che vedere con il regime comunista cinese. E nemmeno, per fortuna, con le follie del fascista Bolsonaro che tanto piacciono a destra.
La pandemia – purtroppo – tra i tanti danni che ha fatto ci ha fatto vedere anche il volto fascista, ossia chi predica la prepotenza e l’egoismo contro il bene pubblico.
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