Parole velenose e, ancora una volta, contro i sindacati.
“Si può stare con la piazza di Landini e pensare di rappresentare i riformisti? D’Alema va ringraziato. La sua consueta arroganza ha posto un tema vero: quale spazio per i riformisti nel Pd? E dalla risposta a questa domanda dipenderà anche il nostro sistema di alleanze. Intanto sono felice: tutte le volte che D’Alema ci insulta mi ricordo perché abbiamo fatto bene a creare Iv”.
Lo ha detto Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia viva alla Camera che, a quanto pare, pensa o spera che qualche pezzo del Pd – magari tra Base Riformista – se ne vada.
Il problema è un altro: si può essere un partito di sinistra che rappresenta i lavoratori e anche le fasce più deboli e stare contro i sindacati e, in particolare la Cgil?
Questa è la differenza: il modello Pd partito che preferisce il metodo Marchionne alla Cgil ha già fallito. Si vuole insistere?
E poi una cosa: il riformismo è stata una espressione del socialismo storico, ossia ottenere gli obiettivi del socialismo senza però ricorrere a una rottura rivoluzionari. Il riformismo – se la vogliamo dire in termini spiccioli – è stare comunque dalla parte dei lavoratori e non dei padroni. Il che, in un paese e un pianeta nel quale i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri più poteri è attualissimo
