Renzi presenta il candidato anti-Pd: "Votate Valerio Casini, Cecilia D'Elia è molto di sinistra"
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Renzi presenta il candidato anti-Pd: "Votate Valerio Casini, Cecilia D'Elia è molto di sinistra"

Il 16 nella Capitale si vota nel collegio lasciato libero da Gualtieri eletto sindaco. La destra presenta Simonetta Matone

Renzi presenta il candidato anti-Pd: "Votate Valerio Casini, Cecilia D'Elia è molto di sinistra"
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30 Dicembre 2021 - 17.22


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Qual è il disegno politico di Renzi? Condizionare il Pd per tirarlo su posizioni liberiste e quando non ci riesce cercare di destabilizzare il campo e – magari – favorire la vittoria della destra perché questo serva da lezione. Una tattica che al momento non ha prodotto frutti ovunque sia stata tentata, dalle regionali in Puglia alla Liguria e perfino con Calenda, per quanto la figura forte del leader di Azione abbia catalizzato un forte consenso che comunque è personale e non di Renzi.

Ora il leader di Italia Viva ci riprova nella capitale con una candidatura che potrebbe aiutare la destra ma che per lui ha un valore di bandiera.

“Inizieremo il 2022 votando Casini nel seggio di Roma 1 alle elezioni suppletive: Valerio Casini! Il 16 gennaio, infatti, si vota per il seggio che era di Gualtieri.


Valerio Casini, già recordman di preferenze della lista Calenda, è il nostro candidato contro l’esponente del centrosinistra Cecilia D’Elia (una donna molto di sinistra al punto di dire che il Family Act è una legge retrograda) e la giudice Simonetta Matone, candidata di Salvini e Meloni”.

Così Matteo Renzi nella Enews.


“Se ciascuno farà un piccolo sforzo per aiutare Valerio – aggiunge – potremo dimostrare che quando Italia Viva si candida non prende il 2% come dicono i sondaggi. Chi ha amici a Roma centro si faccia vivo scrivendo qui. Il 7 gennaio, alla ripresa delle attività, faremo – di persona ma anche in video conferenza, per chi non può essere presente – una bella chiacchierata con Valerio e con tanti amici romani”.

Il paragone è improprio: un conto sono i sondaggi che riguardano ipotetiche politiche e dove c’è la presenza di tanti partiti che ‘mangiano’ percentuali. Un conto è il risultato percentuale in un singolo collegio dove al momento ci sono tre candidati (a loro volta espressione di un cartello elettorale di sostegno) ai quali si potrebbero aggiungere candidati minori di mera testimonianza. Ovvio che la soglia del 2% è largamente alla portata.

In un collegio o si vince e si viene eletti o si perde e si resta a casa. Il resto ha poco a che vedere con i sondaggi, che tra l’altro sono a livello nazionale e non riguardano un paio di quartieri di Roma.

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