Boccia: "Cinzia e Francesca, due amiche no-vax morte di Covid con l'obbligo vaccinale sarebbero ancora vive"

Le parole dell'ex Ministro per gli Affari regionali e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale Pd sul Covid

Boccia: "Cinzia e Francesca, due amiche no-vax morte di Covid con l'obbligo vaccinale sarebbero ancora vive"
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6 Dicembre 2021 - 21.46


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Parole dure, quelle dell’ex ministro agli affari regionali durante la prima fase della pandemia e adesso parlamentare del Pd responsabile degli enti locali.

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“Se in Italia e nel resto d’Europa avessimo imposto già la scorsa estate l’obbligo vaccinale contro il Covid-19, Cinzia e Francesca, le due amiche no vax morte a Napoli a pochi giorni di distanza, così come tante altre persone che hanno deciso di non vaccinarsi, sarebbero ancora con noi.
Ecco perché non possiamo più limitarci a sperare nella persuasione e nella volontarietà”.

“Ormai siamo in pieno inverno – ha proseguito – e i dati già da domani ci diranno con chiarezza che la situazione si sta aggravando, come qui in Calabria dove i contagi sono aumentati molto velocemente negli ultimi giorni. Tra un mese l’Italia sarà di nuovo tutta colorata, noi possiamo difenderci solo vaccinandoci tutti. Per il Partito Democratico la vaccinazione totale e di massa resta la priorità assoluta. I
vaccini salvano la vita a tutti, a partire dai no vax. Per questo la morte di Cinzia e Francesca fa ancora più male”.

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Lo ha affermato Francesco Boccia, ex Ministro per gli Affari regionali e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale Pd, oggi a Reggio Calabria per partecipare al dibattito “Il Mezzogiorno tra regionalismo differenziato e unità economica del Paese”, organizzato dalla Fondazione Italo Falcomatà, in occasione della commemorazione per i vent’anni dalla scomparsa dell’ex sindaco del capoluogo calabrese.

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