La ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, intervistata da Il Messaggero, sul percorso parlamentare di riforma dei poteri della Capitale ha ammesso che “In quattro-cinque mesi si potrebbe arrivare alla definizione del percorso”.
Allo studio, spiega la ministra, vi è “un testo molto snello, addirittura di un solo articolo, sul quale si è già registrata una larga condivisione delle forze politiche”.
Roma diventerebbe così “un Comune con uno statuto speciale”, prosegue la ministra, “avrebbe un potere derogatorio della legislazione statale e regionale su alcuni delimitati ambiti”.
Nulla a che vedere con quanto richiedono le Regioni del Nord. “Non vedo alcuna esigenza di collegare necessariamente l’autonomia differenziata alle norme per Roma Capitale: possono procedere su binari autonomi”.
Gelmini infine esclude il riscorso alla decretazione d’urgenza, “si tratta dell’attuazione di una norma costituzionale che necessita della massima condivisione parlamentare”. Per poter cominciare a trasferire poteri alla Capitale, spiega, “possono bastare leggi ordinarie, statali o regionali”.