Parole al veleno quelle di Calenda verso il Partito Democratico: quando il Pd si è alleato con il M5s, il leader di Azione è uscito dal partito, rimanendo però nel gruppo Socialisti e democratici in Europa, “perché lì non c’erano i Cinque stelle. Ma ora Letta ha deciso di farli entrare – ha detto – e io me ne vado”, anche perché “io sono stato eletto dicendo: mai con i populisti”.
Intervistato dalla Stampa, Carlo Calenda ha fatto anche sapere di aver deciso di non rinunciare allo scranno in Consiglio comunale a Roma: “Al parlamento europeo si è tornati in presenza, vedrò se riesco a conciliare, altrimenti faccio entrare un ragazzo al posto mio”, ha spiegato.
Fra i temi dell’intervista anche le inchieste su Matteo Renzi. Secondo Calenda, c’è il tentativo di mettere il leader di Italia viva Renzi all’angolo prima dell’elezione del Quirinale:
“e un Paese così mi fa abbastanza schifo”, ha commentato. Calenda non pensa comunque a fare un accordo con il leader di Iv sul Quirinale, “è una partita che giocherà da solo”.
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