Polemica nel Pd e anche all’interno di quella che era la corrente più legata al renzismo.
“Stupisce l’insistenza con cui il collega Marcucci continua a definire una vuota ”bandierina” l’impegno del Partito democratico per l’approvazione del Ddl Zan. Di fronte alla violenza verbale di una destra allineata sulle posizioni di Orban e che non hai mai voluto una legge contro l’omotransfobia, di fronte al voltafaccia di Italia Viva che nel novembre scorso ha votato il Ddl salvo poi cambiare idea, è davvero sorprendente che la polemica di Marcucci sia tutta rivolta contro il suo stesso partito”. Lo ha detto Andrea Romano, deputato del Pd.
“Tanto più che il Pd è stata l’unica forza politica a lavorare con coerenza e fermezza per una legge di stampo europeo sui crimini d’odio contro Lgbt e persone con disabilità, avviando già alla Camera dei Deputati un articolato lavoro di mediazione e compromesso. Lavoro che ha condotto all’approvazione del testo nel novembre scorso – e quindi ben prima dell’elezione di Enrico Letta alla segreteria e alle dimissioni dello stesso Marcucci da capogruppo al Senato”, ha proseguito Romano.
“Di fronte alla insistente polemica di Marcucci vengono in mente le lungimiranti parole di Pietro Nenni: ‘La politica non si fa con i sentimenti, figuriamoci con i risentimenti”’, ha concluso Romano.
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