Provenzano (Pd) ne è sicuro: Renzi si è già spostato a destra
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Provenzano (Pd) ne è sicuro: Renzi si è già spostato a destra

Il vice segretario del Partito democratico: segnali già mandati nelle manovre per il Colle e nell'accordo con Miccichè. "Iv ha fermato il ddl Zan"

Peppe Provenzano
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28 Ottobre 2021 - 08.18


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L’aspettativa di progresso in Italia ha subito una forte battuta d’arresto con la tagliola della destra sul disegno di legge Zan.
Per il vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano, “la responsabilità” dello stop al ddl Zan “va imputata a Iv che alla Camera ha scritto e votato questo testo e al Senato ha fatto altro. Del resto – ha detto in un’intervista alla Stampa – abbiamo assistito a vari segnali di fumo lanciati verso la destra in vista delle manovre per il Colle. Adesso hanno compiuto un passo in un altro campo. E lo abbiamo visto in Sicilia dove Iv ha siglato un accordo con Micciché: più chiaro di così…”.
E ha aggiunto: 
“C’è un’area che non va più chiamata moderata o liberale o riformista, ma che si rivela solo manovriera. E poi Forza Italia è sempre più subalterna a una destra estrema che c’è in tutta Europa, che si nasconde dietro valori come la famiglia, ma che vuole colpire l’uguaglianza delle persone e la loro dignità. Sul Colle si vedrà a tempo debito”.
Provenzano ha sottolineato che da parte di Renzi “c’è una responsabilità politica chiarissima, la maggioranza che aveva mediato e votato questo testo alla Camera non c’è stata al Senato e a sottrarsi in questi mesi è stata Italia Viva”.
Sull’assenza del leader di Iv in Aula commenta:
“Non c’era posto peggiore dove trovarsi ieri, ma il nodo è politico: noi abbiamo tolto a tutti gli alibi. Ci avevano chiesto di aprire alle modifiche e lo abbiamo fatto, la verità è che volevano affossare e stravolgere il testo”.
“Noi avevamo il dovere di condurre questa battaglia fino in fondo e fare in modo che tutti si assumessero la loro responsabilità: abbiamo agito come una squadra, Malpezzi, Zan, Rossomando, Mirabelli, Cirinnà. Tutti quelli che si sono spesi vanno solo ringraziati”, afferma Provenzano. Che, quindi, esclude “assolutamente” che la capogruppo si debba dimettere.

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