Prove di disgelo tra Draghi e Salvini, il leghista: "Ci impegniamo al confronto, i giornali..."
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Prove di disgelo tra Draghi e Salvini, il leghista: "Ci impegniamo al confronto, i giornali..."

Il leader della Lega: "Un rapporto leale e diretto risolve ogni problema". Critiche da Letta e Conte: "Un teatrino stancante"

Matteo Salvini esce da Palazzo Chigi
Matteo Salvini esce da Palazzo Chigi
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7 Ottobre 2021 - 18.21


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Non è la prima volta che Salvini cerca di alzare la conflittualità all’interno del governo.

Il modus operandi è sempre lo stesso: si lamenta con il capo del governo con le sue teorie strampalate, poi cerca il confronto e una volta usciti dalla discussione sembra essere l’alleato che era precedentemete.

Poi riparte dall’inizio.

Nel confronto con Draghi di oggi, il Bolsonaro italiano sembra essere uscito rinsavito, come al solito.

“Un’ora di confronto con il Presidente Draghi. Incontro molto utile: proposte e soluzioni condivise e impegno a confrontarci sul futuro dell’Italia ogni settimana. I giornali scrivano ciò che vogliono: un rapporto leale, franco e diretto risolve ogni problema e trova soluzioni”.

Lo scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini all’uscita da Palazzo Chigi. I ministri leghisti saranno oggi in Consiglio dei ministri. Lo spiegano fonti governative della Lega.

Nel pomeriggio Giancarlo Giorgetti ha incontrato Matteo Salvini al Senato. A domanda sul decreto sulle capienza atteso oggi in Cdm, al termine del colloquio, Giorgetti risponde: “Il governo sta scrivendo le norme sulle riaperture. Vediamo, stiamo lavorando al testo”.

“Io non posso che sperare che da questo incontro Matteo Salvini esca illuminato e possa afferrare una posizione definitiva sulla politica sanitaria, in questo ultimo miglio per mettere in sicurezza il Paese” ha detto Giuseppe Conte  parlando prima dell’incontro tra Mario Draghi e il leader della Lega. 

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“È sempre il solito film. Salvini racconta al Paese una storia, poi va a Palazzo a Chigi e tutto torna come prima. Non mi sembra una grande novità. Ormai è anche stancante commentare questo teatrino”.

Lo ha detto Enrico Letta commentando l’incontro fra Matteo Salvini e il premier Mario Draghi. “Credo che sia un problema per la Lega”

E’ ancora braccio di ferro nella maggioranza sulla delega fiscale con la Lega all’attacco e il premier Mario Draghi che tira dritto sulla riforma. “Ho già detto – sottolinea Draghi – che il governo non segue il calendario elettorale: è il momento di chiudere e i tempi iniziano a essere corti. C’è un numero rilevante di provvedimenti da appovare entro l’anno, abbiamo sempre mantenuto gli impegni e non vogliamo smettere ora”.

Salvini chiede e l’impegno scritto – “Sono titoli che leggo da anni, per tanti giornali la Lega è morta da anni, Salvini prende schiaffi da anni, ma noi siamo ancora qui. Al Consiglio dei ministri porteremo posizioni europeiste e chiederemo sostanziali riaperture. Nel programma di governo c’è il no a nuove tasse. Io mi fido di Draghi oggi ma tra un anno chi ci sarà? L’80% degli italiani ha una casa”.

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Così il leader della Lega, Matteo Salvini torna a parlare della legge delega sul fisco chiedendo un impegno al premier. “Chiedo di togliere quel comma dell’aggiornamento, tutto il resto va benissimo. A me interessa che nessuno paghi un euro di più: nella delega fiscale questo non c’è scritto. Sull’Iva si parla di rimodulazione, precisiamo in basso? Altrimenti dopo Draghi si alzano le tasse, bastano due righe”. 

“Se Draghi mi dice non aumento le tasse, mettiamolo per iscritto. Di lui mi fido, di altri no. Se viene un Monti? Con quella delega in bianco uno può aumentare le tasse e qualcuno mi direbbe, Salvini ma tu c’eri? Aumentare le tasse non è un problema per la Lega, ma per le associazioni, l’edilizia”. 

“Non approvo un documento – dice Draghi – che ci dice che si paga di più tra due anni. Nel documento votato nel Cdm da altri non ci sono passaggi definiti su Irap, su rottamazione saldo e stralcio”. “Al Consiglio dei ministri di oggi proporremo idee europeiste su un piano sostanziale di riaperture”.  “Il Cts propone il 35%? – dice a proposito delle discoteche – Noi chiediamo almeno il doppio della capienza: se chiedi il green pass allora dai lavoro, sennò siamo alla follia”. 

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Salvini è una mina per il governo e per Draghi. Le elezioni hanno gettato in uno stato confusionale la Lega”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano.

“Salvini segue il calendario elettorale – ha aggiunto – il suo è un fallo di reazione. Il vero sconfitto dalle amministrative è Salvini con la Lega”. 

“Da parte nostra il governo non rischia. Il mandato del governo non si è esaurito. Il Pd rafforzerà l’azione del governo. È la Lega che deve chiarie o le turbolenze potrebbero crescere e questo sarebbe un problema per tutti. Non è accettabile che una forza politica entri ed esca dal consiglio dei ministri a seconda delle convenienze”.

 

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