Ha un cognome scomodo ma nonostante Rachele Mussolini (nipote del Duce) dice che con il fascismo ha poco a che fare, quando le viene chiesto di dire la sua a riguardo glissa
prendendo le distanze da “pose colorite” , a proposito dell’inchiesta di Fanpage su Fidanza e Lavarini di Fratelli d’Italia, ed esaltazione del Ventennio: “Mi hanno sempre lasciata perplessa”, e sul fascismo preferisce non dilungarsi: “Per affrontare l’argomento dovremmo parlarne fino a domani mattina. Preferisco discutere della città di Roma”.
Si chiama Rachele come la moglie di Mussolini (sua nonna), ed è la consigliera ad aver ottenuto il maggior numero di preferenze, a Roma, nella lista Fratelli d’Italia: “Mai fatto il saluto romano, mi hanno votato per quel che posso fare per la città”.
Rachele Mussolini, in un’intervista a Repubblica, racconta com’è convivere con un cognome così “pesante”: “Ho imparato sin da bambina .A scuola mi additavano, ma poi è venuta fuori Rachele e la persona prevale sul proprio cognome, per quanto pesante. Ho molte amiche di sinistra. Una ha certamente votato per me”.
Descrive il rapporto con suo padre “un jazzista importante. Mi ha educato alla tolleranza”, e quello con la storia della sua famiglia, definendosi una “persona equilibrata”.
La nipote del Duce, Rachele Mussolini fa il boom di preferenze a Roma
La consigliera comunale nella lista di Fratelli d'Italia dice di non essere fascista ma glissa quando le viene chiesto di parlare di fascismo: "Preferisco parlare della città, ma le pose colorite mi hanno sempre lasciato perplessa"
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6 Ottobre 2021 - 14.35
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