Liliana Segre è “una ‘donna libera e donna di pace’, come si è definita in passato. A nome del governo e di tutti gli italiani voglio ringraziarla per il suo impegno in difesa della verità e dell’umanità”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi visitando il memoriale della Shoah con la senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz e parlando a una scolaresca. “Questo luogo è la rappresentazione tangibile della memoria della Shoah in Italia. Dei mali dell’occupazione nazista e del collaborazionismo fascista. Ci mette davanti alle nostre responsabilità storiche, in modo netto e inequivocabile”. Per il presidente del Consiglio quelle del 1938 non furono le “leggi razziali” ma “leggi razziste”.
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