Ormai con l’ennesima allusione di oggi è chiaro che esista un indiscutibile astio verso D’Alema, oltre che verso Conte, verso i quali non perde tempo di parlare.
Mentre ancora non abbiamo sentito una frase su Berlusconi.
“Nel caso dei senesi penso che sia il caso di essere rappresentati da Enrico Letta: se votassi qui non avrei dubbio alcuno e voterei il segretario del Pd. Se Siena, città bellissima, è nella situazione in cui si trova con il Mps le responsabilità hanno un nome e cognome: Massimo D’Alema. Il Monte ha una storia straordinaria per mille motivi, la più antica banca del mondo che ha resistito alla peste ma non al dalemismo di ritorno”.
Così Matteo Renzi intervistato da Barbara Jerkov a Siena presentando il suo libro “Controcorrente “.
Ancora una volta attacchi a Conte – “Nel Pd c’è chi vorrebbe non abbracciare l’ agenda Draghi e chi diceva che Conte era il punto di riferimento del progressismo, hanno indicato come leader del centrosinistra quello che firmava i decreti Salvini e andava a braccetto coi sovranisti. Io sto con il Pd che sostiene Draghi. Noi, quelli di Italia Viva abbiamo salvato il paese dal governo Salvini-Meloni, il Pd di Zingaretti avrebbe voluto andare al voto pur di mandare a casa i parlamentari renziani”
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