Nelle scorse settimane l’alleanza Lega-Italia Viva si era schierata apertamente su un tema: il reddito di cittadinanza.
Sia per Renzi che per Salvini questa misura merita di essere eliminata senza se e senza ma dal prossimo autunno.
Il leader del Movimento 5 Stelle Conte non è però d’accordo: “L’Italia sul reddito di cittadinanza non può più tornare indietro. L’iniziativa del centrodestra, spalleggiata da Italia viva, non potrà avere successo”.
Lo dice in un’intervista rispondendo alle polemiche sul reddito di cittadinanza.
Conte si dice aperto alle modifiche che “scaturiscono tutt’al più dalla sua messa in pratica” e aggiunge: “Dico sì a un tavolo che monitori la sua efficacia, rafforzi i controlli per evitare abusi e favorisca il dispiegamento di tutti i vantaggi per gli imprenditori collegati alle assunzioni”.
L’ex premier parla poi di priorità: “Dobbiamo approvare subito la riforma del processo civile all’esame di Palazzo Madama. Sarà un passaggio chiave anche per rendere il nostro sistema economico e sociale più attraente per gli investitori stranieri”.
E aggiunge: “L’altro tema determinante dell’autunno saranno le pensioni. Sono un problema molto urgente. A dicembre scadrà quota 100. Avremo uno scalone di 5 anni. Si parla molto di quota 41, ossia di consentire la pensione a chi ha 41 anni di contributi, ma sarebbe molto onerosa. Avviamo piuttosto un confronto per ampliare la lista dei lavori gravosi ed usuranti sulla base dell’indice Istat di speranza di vita”.
Infine secondo Conte l’altra questione da risolvere è il Fisco e “viste le difficoltà ora sarebbe giusto rinviare le cartelle esattoriali”.
Difende quindi l’operato della ministra Lamorgese dagli attacchi di Salvini sulla questione migranti: “Lamorgese è molto competente, sa come muoversi”.
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