Non serviva certo un virologo per smascherare tutte le bugie, anche pericolose, sostenute dal Bolsonaro Italiano e dai suoi seguaci della Lega sul Covid.
L’unica consolazione è che molte delle loro proposte non siano neanche state prese in considerazione, altrimenti la situazione sarebbe potuta essere di gran lunga peggiore.
“In Italia si sta commettendo un errore clamoroso: la politica sui vaccini avrebbe dovuto non esprimersi e dire ‘facciamo parlare le istituzioni sanitarie’, invece parlano e continuano a parlare tutti dei vaccini”.
Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova bacchetta la classe politica italiana che, a suo dire, sui vaccini avrebbe esternato fin troppo.
“Lasciamo fare ai medici i medici e ai politici i politici perché quando ci si vuole sostituirsi alla scienza, come purtroppo ha fatto qualche partito politico, si prendono delle sberle”.
E tante sono state “le sberle – ricorda l’infettivologo – che ha preso un partito politico che delle scelte fatte sul Covid non ne ha azzeccata una. Non dico qual è il partito – gioca Bassetti – ma ricordo le scelte che hanno fatto: hanno sostenuto l’idrossiclorochina che non ha funzionato, hanno sostenuto l’ivermectina che ha dimostrato di non funzionare, hanno sostenuto il plasma e c’è l’ennesimo studio che dimostra che non funzione, hanno sostenuto – continua a elencare il medico – che non bisognava assolutamente vaccinare chi aveva meno di 40 anni e anche su questo stanno sbagliando perché questa estate sono morti dei ragazzi tra i 20 e i 30 anni, hanno sostenuto l’antivirale giapponese Avigan un anno fa”.
Una frecciata alla Lega? L’infettivologo preferisce non fare nomi. E chiosa: “Insomma, dopo non averne imbroccata una, forse è il caso che i politici facciano i politici e sulla scienza facciano parlare i medici”.
Argomenti: covid-19 matteo salvini