Frasi nette e poco diplomatiche: E’ “grazie ai vaccini se l’economia è ripartita”.
Lo ha detto in una intervista alla Stampa il commissario Ue per gli affari economici Paolo Gentiloni.
“Far seguire al vaccino regole comportamenti che tutelino la salute di tutti non è un attentato alla libertà, ma una strada per essere più liberi. Abbiamo una grande opportunità e non possiamo metterla a rischio inseguendo proteste che mi sembrano oltre che minoritarie, un poco sconclusionate”.
Insomma “tutta l’Europa tifa Draghi. Anche perché il successo del Next Generation dipende in misura consistente da come andranno le cose da noi. L’Italia è rispettata. È sempre stata, nel bene e qualche volta nel male, un paese cruciale. Ora ha occasione unica ed è ‘nel bene’. Però non basta avere un premier autorevole e una maggioranza consistente: serve un successo nel piano nazionale e nell’utilizzo delle risorse. Se non funzionasse, sarebbe molto negativo per l’Italia, ma anche uno scacco per l’Europa”.
Gentiloni quindi aggiunge: “Da politico italiano posso dire di aver assistito a un dibattito non dissimile da quelli che sul tema ho visto negli ultimi venticinque anni. Tutto comprensibile e importante, ma per favore guardiamo avanti. Il catalogo di riforme da fare, il volume di investimenti, le misure da prendere sul piano sociale per accompagnare le trasformazioni di Green Deal e innovazione digitale, pone sfide gigantesche che non ammettono ritardi”.
Argomenti: covid-19