Sbugiardato sul Covid Salvini si tuffa nella xenofobia: "Lamorgese non ferma gli sbarchi"

Il capo della Lega usa la solita retorica: "Stamattina sono sbarcati 400 migranti, con tutti problemi non solo economici ma anche sanitari. E intanto ci apprestiamo a chiedere il green pass agli italiani"

Salvini
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30 Luglio 2021 - 10.42


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Sbugiardato sul Covid, contestato perfino dai presidenti di regione leghisti, a Salvini non resta che cavalcare un po’ di ‘sana’ xenofobia perché su questo il derby con Giorgia Meloni a chi spara lo sproposito più grosso è sempre aperto.

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 “Stamattina sono sbarcati 400 migranti, con tutti problemi non solo economici ma anche sanitari, molti minori scappano dai centri della quarantena. E intanto ci apprestiamo a chiedere il green pass agli italiani. Sono fiducioso che l’incontro sia proficuo. Nel mio anno al governo abbiamo dimostrato che limitare gli sbarchi si può. Il problema è l’immobilismo totale del ministro dell’Interno, che non muove un dito”.

 Matteo Salvini, in un’intervista su “La Stampa” dedicata principalmente al raggiunto accordo nella maggioranza sulla riforma del processo penale, parla tra l’altro di immigrazione, stigmatizzando l’immobilismo del ministro Luciana Lamorgese.

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Nell’annunciare di aver richiesto un incontro a Draghi su questo tema, il leader della Lega sottolinea che a discapito della titolare del Viminale ci sono i numeri che “parlano da soli. Siamo a trenta mila immigrati sbarcati e non è finito luglio. Non sto parlando del ministero dell’Interno che è una macchina perfettamente funzionante, ma del ministro”. È una richiesta di dimissioni? “No, ho chiesto un chiarimento: il mio riferimento è il presidente del Consiglio. Né io né lui possiamo permetterci un’estate di caos e sbarchi”, conclude Salvini.

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