Tra chi lo difende e chi lo attacca si può dire che l’istituzione del reddito di cittadinanza sia stata la più grande battaglia vinta dal Movimento 5 Stelle, mentre per altri è soltnto uno strumento per aiutare una platea di fannulloni che non hanno voglia di lavorare.
Giuseppe Conte scende in campo e difende a spada tratta il reddito di cittadinanza, una delle battaglie storiche del Movimento finito sotto attacco di diverse forza politiche, a partire da Iv, Fdi, Lega e Fi.
L’ex premier e leader in pectore del M5S, in un lungo post su Facebook, spiega di averne parlato ieri con il presidente del Consiglio, nell’incontro a Palazzo Chigi, e chiede una posizione ferma di Draghi.
“Ieri – esordisce – ho sollecitato il Presidente Draghi a prendere una posizione chiara e ferma in merito a un dibattito ‘inquinato’ che si trascina da giorni. Alcuni leader di partito hanno deciso di prendere di mira gli aiuti alle fasce più deboli e più esposte della popolazione. Non sorprendono le dichiarazioni di chi propone referendum per cancellare reddito e pensioni di cittadinanza per milioni di cittadini e famiglie in difficoltà economica. Quando, forti della propria esperienza di potere, si sottoscrivono contratti per centinaia di migliaia di euro con produttori compiacenti, il rischio di diventare insensibili ai bisogni dei più fragili è nelle cose. Dispiace anche il tono di chi parla di ‘metadone per i tossicodipendenti’ riferendosi al sostegno economico fornito con il Rdc dallo Stato a tanti italiani”. Conte invita a mettere “giù le mani dal reddito di cittadinanza”
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