“Io non so perché Conte impiegò così tanto tempo per condannare, peraltro con toni soft, gli incidenti gravissimi di Washington. So però che nelle stesse ore dell’assalto al Campidoglio alcuni profili trumpiani mi avevano accusato di aver orchestrato in combutta con Obama e attraverso la complicità di un militare italiano, il bravissimo generale Graziano, campagne contro Trump. Siamo alla follia totale”.
Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi in una video anticipazione del suo libro ‘Contrcorrente’ pubblicato su Fb.
“Di fatto avrei organizzato un’associazione a delinquere con Obama per falsificare i risultati delle campagne presidenziali 2016 e 2020. Chi avrebbe dovuto difenderci da illazioni così vergognose, Palazzo Chigi, nel 2019 ancora in carica il governo gialloverde, aveva invece accolto con tutti gli onori l’incaricato speciale di Trump, William Barr, e addirittura Conte nella sua veste di autorità delegata ai servizi aveva organizzato una doppia visita di Barr per assecondare la richiesta di Trump. Se durante la mia presidenza Obama mi avesse chiamato dicendo ‘ho il dubbio che Monti o Letta o Berlusconi siano intervenuti per modificare il risultato delle elezioni americane’, io avrei chiesto ‘chi è questo imitatore di Obama che mi sta parlando al telefono?’, non avrei risposto ‘certo, mandami uno dei tuoi, così facciamo riunioni con i servizi segreti italiani per capire cosa hanno combinato i miei predecessori’. Cosa che Conte evidentemente ha lasciato fare, organizzando addirittura un incontro con l’allora capo del Dis, Vecchione. Ma che ci siano state due riunioni con i vertici dell’intelligence italiana e il ministro della giustizia americana su questo tema e’ per me uno scandalo. Anche per questo chiedevo grande attenzione al comparto dell’intelligence che non e’ la polizia privata del premier pro tempore, ma una complessa organizzazione che deve tutelare la sicurezza degli italiani e non assecondare la propaganda di partito come quella che porta Trump ad accusarci”, “una fake news”, ha aggiunto Renzi.
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