Fedriga contro il ddl Zan: "Non è da correggere, va riscritto interamente"
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Fedriga contro il ddl Zan: "Non è da correggere, va riscritto interamente"

Il presidente del Friuli Venezia Giulia: "E' un argomento molto delicato: bisogna difendere il diritto di ognuno senza però degenerare e rischiare di andare a intaccare diritti costituzionali come la libertà di pensiero e parola"

Massimiliano Fedriga
Massimiliano Fedriga
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25 Giugno 2021 - 14.49


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Il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga ne è convinto:”Il ddl Zan non è da correggere, va rifatto”. 
“E’ un argomento estremamente delicato: noi dobbiamo difendere il diritto di ognuno di avere l’orientamento sessuale che crede – ha aggiunto -. Ma dall’altro lato non bisogna degenerare nel rischiare di andare a intaccare diritti costituzionali che sono quelli della libertà di pensiero e parola”.
Zan: “Mentre la Lega sostiene Orban, il Pd si impegna per il disegno di legge”
Alessandro Zan senza mezzi termini ha retwittato un post del Pd, prendendone le difese dagli attacca di salvini, ed ha risposto per le rime al leader del Carroccio.
“Con che faccia Matteo Salvini dice che il Pd è in silenzio sul Ddl Zan? Il Pd si impegna per questo obiettivo da quasi due anni, mentre la Lega sostiene Orban e le sue leggi vergognose: il suo obbiettivo è solo quello di svuotare il Ddl Zan. Basta ipocrisie”. 
Salvini: “Togliete l’ideologia dal ddl Zan e lo voto”
“Sto aspettando da giorni la chiamata di Letta che ha il mio numero, perché polemiche di mesi sul Ddl Zan possono essere superate in due minuti. Se, come richiesto dalla Santa Sede, dal testo originale si toglie un po’ di ideologia, come il tema che riguarda le scuole e i reati di opinione, la partita la chiudiamo in una settimana”. Ne è convinto il leader della Lega Matteo Salvini intervenuto a margine di una conferenza stampa a Milano.
L’ex ministro dell’Interno alza poi i toni e passa all’attacco: “Se qualcuno va avanti a fare propaganda- tuona- mi fa venire il dubbio che non voglia difendere omosessuali e trans, ma usarli”. Sulla nota inviata al governo dal Vaticano per chiedere di modificare il testo del Ddl Zan, per Salvini “tutti possono parlare, la Chiesa in primis- prosegue- poi il parlamento è sovrano. Ma se arriva una riflessione dalla Santa Sede non è un ordine ma qualcosa su cui ragionare”.
Da “cattolico e parlamentare – dice il leader leghista – io ascolto con interesse le posizioni del Vaticano, posso condividere o meno ma mai mi permetterei di imbavagliare qualcuno”. Se la Chiesa “parla di una proposta di legge”, gli altri non devono “passare al ricatto su tasse e Imu”.
Anche perché “sto sentendo tante associazioni di gay, trans, lesbiche, che difendono in maniera encomiabile il diritto all’amore, e mi dicono di farli ragionare e di metterci d’accordo su un testo e votarlo tutti insieme – ha concluso – io sono pronto, dal Pd e dal M5S invece un silenzio assordante”.

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