Il progetto di Conte: "M5s ha una propensione anche a dialogare con gli elettori moderati"
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Il progetto di Conte: "M5s ha una propensione anche a dialogare con gli elettori moderati"

Il capo ancora in pectore del Movimento si posiziona nell'area progressista: "Ma non ci sovrapponiamo al Pd"

Giuseppe Conte
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13 Giugno 2021 - 14.54


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L’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sembrerebbe intenzionato a fare del Movimento 5 Stelle, non qualcosa che sia alla sinistra del Pd ma, qualcosa che ne rappresenti la sponda moderata.
“Sicuramente ci saranno nuovi organi, che condivideranno responsabilità politica, sicuramente ci sarà una sorta di consiglio nazionale” in cui ci sarà una rappresentanza degli eletti nelle istituzioni e “una parte eletta dagli iscritti”.
Così Giuseppe Conte a ‘Mezz’ora in piu”, parlando della struttura del nuovo Movimento 5 stelle.
“Alla fine avremo un giusto mix tra una struttura con funzionalita’ piramidale e allo stesso tempo ampio coinvolgimento degli iscritti”, ha continuato l’ex premier. 
Non avremo la forma del partito tradizionale, quella novecentesca, perché sta attraversando un forte deficit. Avremo una struttura organizzativa in forma light ma ci sara’”.
L’ex premier ha sostenuto che la “forma movimentista” del M5s ha finora mostrato “scarsa capacità di riuscire a costruire dialogo con i territori”. 
La questione del limite al doppio mandato “non è nello statuto e non sarà nel nuovo statuto, e’ nel codice etico, quando affronteremo il codice etico ce ne occuperemo. C’è la posizione di Grillo, da considerare, mi assumerò la responsabilità di formulare una proposta nel quadro della ragionevolezza e poi coinvolgeremo gli iscritti”.
“Non è possibile” in questo momento politico avviare una riforma costituzionale ma è possibile “rendere più stabile i governi: l’idea è una sfiducia costruttiva, rafforzare i poteri del presidente del Consiglio”.
“Una buona proposta è quel Parlamento europeo, dove succede che quando si lascia il gruppo di appartenenza non si hanno piu’ vantaggi si è lì in un limbo”, ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio.
“Tra 7-10 giorni vorrei ci fosse la presentazione del progetto complessivo. Sicuramente ci saranno nuovi organi, questi organi condivideranno la responsabilità politica con il nuovo leader”.
“Ma ho anche aggiunto che, se non raggiungerò una maggioranza solida, adeguata… Ho bisogno di una grande investitura da parte degli iscritti. Non posso accontentarmi di un voto in piu’ di maggioranza, questa per il movimento e’ una rivoluzione gentile”. 
Sulla visita ai rappresentanti della Cina ci sono state “polemiche strumentali che l’hanno caricata, non è la prima visita che avrei fatto (ieri non ho potuto raccogliere questo invito….), non è la prima volta che incontro ambasciatori, è normale che un leader esponga la propria proposta alle altre Nazioni, non caricherei assolutamente di significati”.
“L’alleanza Atlantica è un pilastro, così come L’Ue. Il fatto di poter dialogare anche con asiatici importanti come la Cina è di utilità per tutti, ovviamente nel contesto dell’Unità atlantica e dell’Ue”, ha aggiunto.
“Il sostegno al governo Draghi continuerà a essere chiaro e trasparente. L’unica cosa che non si può chiedere a un partito di maggioranza relativa è di non pesare sui tavoli”. “Il neo Movimento cambierà anche il linguaggio: per me onorevole non è una parola diffamatoria, dipende da come si svolge il mandato”. 
“Ho una grande considerazione per la dignità dei posti parlamentari, è per questo che ho scelto di non correre per il seggio” suppletivo a Roma.
“Io prospetto una vittoria della Raggi e confido che il Pd possa appoggiarci”. Ha così parlato di un ventuale ballottaggio a Roma.
“Abbiamo un sindaco uscente che ha fatto molto bene dopo una difficoltà oggettiva iniziale”, ha sostenuto, “occorre un secondo mandato”.
“Con il Partito democratico il dialogo è continuo e serrato. Enrico Letta è una persona perbene, disponibile, aperta e ci sentiamo costantemente”.
“Non dobbiamo sovrapporci al Pd perchè abbiamo un altro Dna. Noi ad esempio abbiamo una propensione a dialogare anche con un elettorato moderato”, ha concluso.

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