Magari organizzerà una spedizione per rivendicare la sovranità sul qualche pezzo di Monte Bianco conteso.
Perché la Francia era ed è uno dei ‘pallini’ della nostra estremista di destra.
“Se si continua a massacrare il nostro tessuto produttivo per favorire le multinazionali e i grandi agglomerati finanziari rischiamo che il Recovery diventi un investimento oneroso e sconveniente”.
Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia in un’intervista a Milano Finanza.
Meloni ha parlato del dossier Nuova Borsa: “Un’operazione finanziaria di una portata simile ha senso se all’investimento corrisponde una congrua presenza nel management. Invece ora ci troviamo con la massiccia presenza di manager francesi in società controllate da Piazza Affari. Questo è un aspetto molto critico perché di fatto la gestione del debito nazionale passa in mano francese”.
Secondo la leader di Fdi “in nome dell’Europa e delle logiche del mercato unico vengono acquisiti asset strategici italiani e noi perdiamo la capacità di influenzarne le politiche di sviluppo che impattano direttamente sulla nostra economia e sul nostro paese.
Mi aspetto che il ministro dell’Economia Franco intervenga assieme a Cdp per correggere questa evidente distorsione”.
“Purtroppo il problema non è solo arginare la sempre più aggressiva campagna francese in Italia – ha avvertito -. I francesi già dagli anni 90 si sono dotati di una vera e propria ‘scuola di guerra economica’ dove si forma gran parte della classe dirigente nazionale e dove vengono costantemente monitorati gli equilibri economici in Europa e nel mondo. I francesi sanno molto bene quello che noi in tutti questi anni non abbiamo mai fatto:
difendono i loro interessi. Se oggi subiamo una colonizzazione economica e finanzaria da parte dei transalpini è perché soprattutto nell’ultimo decennio abbiamo avuto governi accondiscendenti nei confronti di Parigi. L’unico modo per respingere le continue scalate francesi è dare agli italiani un governo che difenda i loro interessi e quello dell’Italia”.
“Lo Stato permette ad entità finanziarie estere di banchettare indisturbate sulle infrastrutture strategiche drenando risorse dall’economia reale, vessa famiglie e imprese riducendone sempre di più le libertà, come il famigerato ‘coprifuoco’, imposto con l’intento di educare il cittadino”, ha concluso.
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