Le donne del Pd attaccano Grillo: "Retorica maschilista, insulto per le vittime"

Deputate e senatrici del Pd contro per le dichiarazioni di Grillo in difesa del figlio accusato di stupro nei confronti di una ragazza

Beppe Grillo
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19 Aprile 2021 - 17.57


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Beppe Grillo questa volta è uscito fuori dal seminato, non per una delle sue battute nei confronti di questo o quel politico, ma per la vicenda giudiziaria che ha travolto il figlio, accusato di aver stuprato una ragazza presente ad una festa a casa del comico in Sardegna.
Se è legittimo, da parte di un padre, difendere il figlio dalle accuse, è inaccettabile che per questo si debba accusare gli altri, soprattutto se ciò significa incolpare la ragazza di aver denunciato l’accaduto “solo” dopo 8 giorni.
Pronte sono arrivate le repliche di alcune parlamentari del Pd che attaccano il video in cui Grillo ha espresso la sua difesa nei confronti del figlio.
Grillo,
Cuppi (Pd): sconcertante, non si trasformi vittima in colpevole
“Le parole di Beppe Grillo sono sconcertanti.
Chi denuncia un reato di violenza sessuale non può e non deve infatti esser fatto passare per colpevole, per nessuna ragione al mondo.
Così come non è possibile per nessuno, tantomeno per un leader politico, pretendere di sostituirsi alla magistratura.
La dignità della persona deve essere sempre protetta, e l’ azione dei giudici deve essere sempre rispettata”.
Così in una nota Valentina Cuppi, presidente del Partito Democratico.
Rotta (Pd): “Retorica Maschilista insulto per vittime di violenza”
“‘Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf…’ è la versione più becera di ‘aveva la gonna troppo corta…’.
Una retorica maschilista contro le donne che è un insulto per chi ha subito violenza. Un pensiero da respingere con forza e sdegno”.
Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente alla Camera.
Gribaudo (Pd): “Nessuno ha diritto di decidere cosa ha subito una donna che denuncia” 
“La gogna mediatica è sempre terribile e immeritata.
Lo stupro di più.
Se una ragazza denuncia una violenza sessuale, la magistratura ha il dovere di indagare.
Nessun altro ha il diritto di decidere cosa lei ha subìto.
Soprattutto chi ha un ruolo pubblico, compreso Beppe Grillo”.
Così la deputata dem Chiara Gribaudo, della segreteria del Pd, su Twitter.
Malpezzi: “Certe parole non possono trovare spazio in Italia 2021”
“I fatti saranno accertati dalla magistratura ma le parole utilizzate da Grillo sono pietre. Dopo anni di legislazione contro la violenza sulle donne, esprimono quanto di più lontano da qualunque forma di cultura del rispetto di chi denuncia abusi sessuali.
Il frasario tipico di chi colpevolizza la vittima non può trovare alcuna forma di spazio pubblico nell’Italia del 2021”.
Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
Moretti (Pd): “Ripugnante attacco del fondatore M5s, solidarietà alla ragazza”
 “Voglio esprimere la mia solidarietà alla giovane ragazza che ha accusato il figlio di Grillo di stupro ed ai suoi genitori che giustamente si sono indignati per il ripugnante attacco del comico fondatore del M5S a tutte le donne vittime di violenza.
Purtroppo conosco bene e sulla mia pelle quanti odiatori seriali siano usciti dalle tastiere dei grillini.
Uomini così davvero non dovrebbero essere considerati politici ma soprattutto non sono uomini”.
Così in una nota l’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.

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