C’è anche chi si stufa della continua melina di Renzi in un partito che non prende posizione: Eugenio Comencini, deputato di Italia Viva fino a ieri, ha deciso di far ritorno al Pd.
Con un lungo post su Facebook ha spiegato i motivi del suo ritorno.
“Con la nascita del Governo Draghi tutti gli schieramenti e tutti i partiti stanno subendo cambiamenti. Nello schieramento dove mi sono sempre voluto collocare e riconoscere, il centrosinistra, Italia Viva oggi appare sospesa, non decisa su aspetti sui quali per me non può esserci confusione: affermare di essere alternativi ai populisti e ai sovranisti, in un quadro politico in profondo cambiamento, è una posizione a mio avviso debole”.
“I campi politici, nonostante tutti i rimescolamenti, continuano ad essere due: il centrosinistra, imperniato sul Pd, e il centrodestra, imperniato sulla Lega. Non c’è una terza via: io oggi non vedo le condizioni perché possa nascere un soggetto centrista liberaldemocratico. Dirsi alternativi ai populisti e ai sovranisti rischia di generare isolamento o rischia di porsi selettivamente in entrambi i campi a seconda delle competizioni elettorali. Un’opzione che si scosta dall’ambizione iniziale di IV e che non mi interessa percorrere, poiché mi colloco convintamente nel centrosinistra”.
“Ho trovato nel discorso di Enrico Letta all’Assemblea nazionale del Pd molti punti di grande interesse, intorno ai quali costruire una nuova strategia per il centrosinistra” e questa settimana “ho quindi chiesto di rientrare nel Pd motivandone la ragioni alla segreteria nazionale di Enrico Letta, al capigruppo Marcucci, ai segretari lombardo Vinicio Peluffo e metropolitano milanese Silvia Roggiani. Li ringrazio per l’accoglienza: non era affatto scontata dopo la mia scelta di un anno e mezzo fa. Nelle prossime ore formalizzerò la mia decisione alla Presidente del Senato Casellati. E quindi riprenderò l’attività con il colleghi Senatori con i quali avevo iniziato la legislatura”.
“Ringrazio qui, dopo averlo fatto personalmente con ognuno di loro, i compagni di viaggio di Italia Viva: Matteo Renzi (con il quale dal 2010 ho condiviso molto del mio percorso politico fuori Cernusco), il capogruppo Davide Faraone, i coordinatori nazionali Ettore Rosato e Teresa Bellanova, la Ministra Elena Bonetti, il Sottosegretario Scalfarotto, insieme a tutti i colleghi e agli amici sui territori, in particolare quelli milanesi. Dirsi grazie e ciao senza rancore è stato per me importante”, aggiunge Comincini.
“Ci sarà certo modo (e tempi e luoghi diversi) per approfondire e rispondere a domande e a critiche su questa mia scelta. Ora però, dopo un lungo travaglio, sento forte il desiderio di mettere tutte le mie energie sulla difficile situazione che viviamo, occupandomi di quanti – troppi – rischiano di perdere il proprio lavoro, della necessità di sostenere i nostri ceti produttivi, di ragionare di sviluppo ed economia sostenibile, della scuola e del futuro dei nostri figli, delle conseguenze derivanti dai profondi cambiamenti che vivranno le nostre città e la nostra società. E lo farò con il Partito Democratico”.
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