Giuseppe Provenzano (Pd), ex ministro per il Sud, intervistato da Repubblica ha dichiarato: “Sono certo di una cosa: il Pd non può tornare a essere quello del 2018. Liberiamoci del fantasma di Renzi, anche perché Italia Viva, che è responsabile di aver fatto tornare la Lega al governo, mi pare guardi a destra”.
Ha poi aggiunto: “Ma ho fatto un fioretto: non parlerò di Renzi finché non avrà chiarito i rapporti con l’Arabia Saudita. Fare come un leader, non come Marzullo”.
Al Pd serve un segretario e non un traghettarore.
Ha poi commentato le dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del Pd: “Capisco l`amarezza del segretario e gli esprimo solidarietà. Ma voglio dire che il Pd è molto meglio di com`è apparso in questi giorni. C`è una comunità democratica che merita un sussulto di dignità e responsabilità. Basta con l`ipocrisia degli appelli unanimi, ma tardivi, al ripensamento. La verità è che dopo questo gesto non si può far finta di nulla, tornare a come eravamo”.
L’esponente dem ha spiegato di aver chiesto al leader uscente di restare “perché solo due anni fa alle primarie oltre un milione e mezzo di persone hanno chiesto al Pd di cambiare radicalmente, con Zingaretti. Nel frattempo ci sono state le elezioni, due governi, la pandemia e la crisi. Non è stato possibile farlo. Sono stati commessi errori, anche, ma quel mandato ora è ancora più attuale”.
Ha infine dichiarato: “serve un segretario, non un traghettatore. Non possiamo vivacchiare mentre tutto il mondo cambia in attesa di un congresso che non sappiamo quando arriverà. Io spero che l`Assemblea rinnovi il mandato a Nicola e che lui sia disponibile. Altrimenti servirà un uomo o una donna che rinnovi quell`impegno e lo porti avanti con coraggio, determinazione, libertà. Dobbiamo cambiare tutto e dobbiamo farlo ora”.