In una intervista al Corriere della Sera Dario Nardella, esponente del Pd e sindaco di Firenze secondo il quale prima di tutto bisogna chiedersi “a chi parla il Pd”.
“Mi sono stufato di questo modo di discutere nel Pd. Si temono le congiure, si guarda solo al passato, ossessionati dalla categoria degli ex. Ex bersaniani, ex renziani… Non è possibile che ogni dibattito si trasformi in una resa dei conti tra le correnti”.
“Non affrontiamo la questione della leadership come un mero esercizio di potere personale. Zingaretti – aggiunge – deve fare uno sforzo per ridare una spinta al Pd e io spero che all`assemblea nazionale presenti una proposta di svolta del partito, la cui identità viene prima delle alleanze”. Nel Pd, osserva, “si discute solo di posizionamenti tattici, come con la storia del logoramento del segretario e della congiura anti Zingaretti. Basta. Dobbiamo prendere in mano delle battaglie vere, con coraggio. Sull`ambiente, per esempio, siamo pronti a dire che entro dieci anni in Italia si eliminano tutte le discariche? Siamo pronti a lanciare a Draghi una sfida per arrivare prima della Ue sul Carbon free? E sul lavoro, siamo pronti a dire che il reddito di cittadinanza, soprattutto dopo il Covid, non ha più senso per come è costruito? Su questo Zingaretti può rafforzare la sua leadership senza ascoltare chi alimenta la cultura del sospetto”. Quanto ai sindaci, puntualizza, “noi non abbiamo bisogno di una rappresentanza sindacale” perchè “i sindaci non sono una corrente, sono l’essenza del partito”.
Il viaggio di Matteo Renzi a Riad? “E’ stato intempestivo. Ma il punto vero è che l’Italia deve giocare un ruolo di leadership in Medio Oriente che ora non ha” conclude Nardella.
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