La visita di Matteo Renzi in Arabia Saudita nei giorni della piena crisi di governo aveva già alimentato i malumori e fatto luce sull’irresponsabilità latente del leader di Italia Viva.
In questi giorni, la Cia ha accertato quello che era già dimostrabile: il principe Bin Salman, interlocutore di Renzi nella sua visita in Arabia, fu il mandante per l’uccisione del giornalista Khashoggi.
A questo proposito, il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni entra duro sul leader di Italia Viva, che aveva parlato di un nuovo Rinascimento Saudita, salvo poi dichiarare di voler chiarire la faccenda una volta accortosi di averla sparata grossa.
“Quindi il principe saudita a cui Matteo Renzi si è rivolto parlando di Nuovo Rinascimento, dimostrando la sua invidia per il basso costo del lavoro in Arabia Saudita, è un personaggio assai oscuro, come dimostra anche l’ultimo rapporto del governo Usa sull’omicidio del giornalista Kashoggi. Mohammed Bin Salman è il ministro della difesa di quel Paese, e Renzi- prosegue l’esponente della sinistra- è un senatore della commissione difesa del nostro Paese. Aveva promesso di rispondere sui suoi rapporti con quel regime. Bene credo che sia arrivato quel momento. Aveva promesso di farlo dopo la fine della crisi di governo. La crisi di governo si è chiusa da molto tempo, continuiamo e continueremo a chiedere a Renzi una cosa semplice: chiarisca -conclude Fratoianni- quali sono i suoi rapporti con Bin Salman. Non dovrebbe essere difficile, Soprattutto è giusto per trasparenza e per dovere di onestà nei confronti dei cittadini italiani”.
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