Il sindaco di Napoli: "I contagi crescono, verosimile tornare in zona rossa"
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Il sindaco di Napoli: "I contagi crescono, verosimile tornare in zona rossa"

De Magistris: "Se c'è una questione di terza ondata, per la chiusura delle scuole deve intervenire o lo Stato, o la Regione. Ma per il momento il monitoraggio non ha prodotto situazioni tali da intervenire"

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris
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25 Febbraio 2021 - 10.56


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Il boom di contagi in Campania (con un tasso di positività del 10%, più del doppio della media nazionale) spaventa il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che si auspica un intervento da parte delle forze maggiori soprattutto nelle scuole.

“Se c’è una questione di picco sanitario, di terza ondata, allora per la chiusura deve intervenire o lo Stato, o la Regione. Se questo non è avvenuto, evidentemente è perché il Ministero della Salute e le Regioni interessate ritengono di non intervenire e rimbalzano al territorio raccomandando di intervenire qualora ci siano situazioni particolari. E’ chiaro che i contagi stanno salendo ed è verosimile, se continuano a salire, che ritorneremo, mi auguro per un periodo limitato, in una zona rossa “.

Il sindaco di Napoli: “Noi come Comune, con un monitoraggio quotidiano stiamo verificando se si creano nella nostra città delle situazioni particolari che, nonostante il non intervento dello Stato e della Regione, richiedono delle misure mirate. Finora il monitoraggio non ha prodotto situazioni tali da dover intervenire nei confronti di una scuola”. De Magistris ha poi ricordato che “noi continuiamo a non avere il monitoraggio sanitario dettagliato, ma ormai ci abbiamo rinunciato. Dopo un anno non partecipiamo all’Unità di crisi, non abbiamo dati dettagliati sul territorio, li dobbiamo acquisire in maniera nostra, più artigianale, con la collaborazione delle Università e delle comunità scolastiche. Questo è un altro elemento che a distanza di un anno ci fa dire come schizofrenica, distonica e contraddittoria è stata la gestione della pandemia sanitaria tra Stato e Regioni”.

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