Ancora scossi dall’espulsione di colleghi deputati e senatori, il Movimento 5 Stelle è alla ricerca di chiarezza e di una guida che possa risollevarli dopo il discusso voto su Rousseau.
Il capogruppo del M5S a Bologna e capo dello staff di Virginia Raggi Massimo Bugani ha parlato dell’esclusione dei colleghi grillini: “Sono stati colpiti amici che hanno dato l’anima per il M5S. Se qualcuno ha pilotato l’operazione “governo di tutti” con forzature incredibili, come quel quesito ridicolo su Rousseau, deve avere rispetto per chi al pensiero di governare con Berlusconi e Salvini si sente male”.
Da più di un anno nel Movimento “aspettiamo una nuova guida e una nuova struttura. A breve capiremo se ci sarà una svolta per iniziare a risalire o se si continuerà a scavare” spiega. In base a questo Bugani deciderà se restare nel M5s o lasciarlo.
Più del rischio della scissione c’è “quello dell’evaporazione. Già oggi nel cuore di molti italiani non esistiamo più”. Molti di quelli che oggi chiedono un ruolo apicale per Giuseppe Conte “sono gli stessi che hanno contribuito alla sua caduta per pavidità – sottolinea -. Io poi ho grande stima per lui. È stato un ottimo mediatore nel ruolo di premier, ma essere leader di una singola forza politica è un’altra cosa e deciderà lui se ha voglia di cimentarsi in questo”. Comunque “la sua figura sarebbe rispettata anche senza ulteriori modifiche statutarie”.
Grillo ha detto sì al bis di Raggi, ma non ha accolto la richiesta di un voto su Rousseau sulla sua candidatura: “Quello che conta davvero è la certificazione, un documento in cui si dice che Virginia è ufficialmente candidata sindaca – spiega -. Spero che arrivi presto, anche successivamente a un voto degli iscritti, perché lei se lo stramerita”. Bugani non capisce il no del Pd alla Raggi: “Virginia è una risorsa per la Capitale e chi pensa scavalcarla facilmente si sbaglia di grosso”.
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