Una smentita secca, non se ne parla proprio: “L’ipotesi di un sostegno ai ribelli del M5s per giungere a formare un nuovo gruppo parlamentare “è una questione che non esiste, puramente regolamentare. Sono distante anni luce dal tema né intendo avvicinarmene. Rispetto il loro travaglio, ma non è un mio problema”.
Lo ha chiarito Pier Ferdinando Casini.
“Questi ribelli 5s – ha poi chiarito Casini – sono gli stessi che volevano mettere sotto accusa Draghi quando io ero alla Commissione banche. Che ora siano a disagio a votarlo li capisco, ma non mi riguarda. Tra i cinquestelle hanno fatto bene Grillo e Di Maio, che hanno dato una prova di realismo brutale. Il M5s non può riprendere la strada del partito rivoluzionario come se nulla fosse successo negli ultimi 5 anni. Hanno governato con Salvini, il Pd e appoggiano Draghi. Lei capisce che i propositi rivoluzionari con questa esperienza sono un pochino ridicoli”.
“Tutto sommato a parte il comprensibile psicodramma complessivo dei Cinquestelle è stata una settimana in cui la politica ha dato una bella immagine di sé. Anche il dibattito parlamentare tra tutti i partiti, compresi coloro che hanno votato contro come Fratelli d’Italia, è stato sempre costruttivo. Mi pare – ha aggiunto Casini – che l’appello del Capo dello Stato abbia funzionato. Ora si vedranno i fatti, ma se il buongiorno si vede dal mattino, direi che abbiamo iniziato bene”.
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