Citando Virgilio si potrebbe dire: quantum mutatis ab illo. Certo Giggino da Avellino non è e non è mai stato il prode Ettore ma se prendiamo per buona la metafora si potrebbe ricordare che chi fa oggi lo sponsor dell’odiosissimo banchiere di ieri è lo stesso che faceva comunella con gli sfascisti e complottasti dei Gilet Gialli, che nella loro retorica demonizzavano le banche e tutto il resto.
E adesso? “Draghi ha indubbiamente un profilo prestigioso, tra l’altro ha una prospettiva economica diversa da quella di Monti”.
Lo ha affermato Luigi Di Maio, in una intervista alla Stampa, nel giorno delle consultazioni del premier incaricato Mario Draghi con il Movimento Cinquestelle: “Abbiamo detto che lo ascolteremo, è giusto farlo. E lo faremo partendo dai temi”.
Le priorità per il M5s sono “il vaccino”, “dobbiamo inoltre superare l’idea che possano bastare interventi di riforma settoriali per superare la crisi in corso. Dobbiamo lavorare per rendere il nostro debito pubblico sostenibile, privilegiando gli investimenti”. Insomma, spiega, “occorre produrre ‘debito buono’ per rendere sostenibile lo stock di debito pregresso”.
Grillo alle consultazioni? Sarà presente, sottolinea Di Maio, “perché la posta in gioco del paese è altissima e lui sa sempre guardare lontano”.
Il voto su Rousseau? “Si è votato sia per il Conte I che per il Conte II, se sarà richiesto anche questa volta, gli iscritti si esprimeranno in tempi rapidi”. Parteciperebbe a un governo insieme con Berlusconi? “Ho già detto di no una volta. E’ agli atti. Malgrado ciò non le nego che con alcuni esponenti di Forza Italia ho rapporti cordiali e costruttivi. Ci sono le idee politiche ma, fortunatamente, anche i valori umani”, risponde Di Maio.
E con la Lega? “Qui stiamo entrando nel campo delle sue ipotesi, come M5S riteniamo si debba preservare la maggioranza che finora ha lavorato compatta e mi riferisco a M5S-Pd e Leu” conclude dicendo di augurarsi di vedere prima o poi Conte alla guida di una federazione 5Stelle-Pd-Leu.
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