Grillo arriva a Roma per sedare la rivolta anti-Draghi nel M5s

Ma se i 'big' sembrano convinti, Grillo deve fare i conti con altri come Di Battista, che osteggiano la linea dell'apertura

Beppe Grillo
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4 Febbraio 2021 - 17.36


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Da quanto si apprende, Beppe Grillo è in viaggio verso la Capitale. Il garante del M5s nelle scorse ore ha fatto parecchie pressioni su alcuni big del Movimento perché aprissero a Mario Draghi. Ora, vista la reticenza della base del Movimento, Grillo si sta recando a Roma di persona. 
Il cambio di strategia di Grillo 
Grillo ha chiamato tutti: parlamentari, ministri, sindaci. Tutti i volti più importanti del M5s per convincerli che dare la fiducia a Draghi, oltre a un ‘segno di rispetto per il Colle’, sarebbe ‘un’opportunità’ per il M5s per tornare al governo, anche se a guidarlo non ci sarà più Conte. 
Ma Grillo non si è dimenticato dell’ormai ex premier e per Cionte avrebbe pensato a un ruolo di ‘federatore’ della coalizione che dovrà guidare la sfida al centrodestra alla prossima tornata elettorale. 
Un’inversione a U, quella di Grillo, su cui nelle prossime ore, dovrà cercare di ricompattarsi il Movimento. Perché se i ‘big’ sembrano convinti sulla linea del governo Draghi, e se Conte ha aperto la strada e cercato di sgomberare ostacoli, è anche vero che le truppe parlamentari non sono affatto convinte, mentre monta la rabbia per il cambio di linea deciso, anche stavolta, da pochi, in barba all’uno vale uno. Una linea che tra l’altro sarebbe osteggiato da un altro big che tuttavia è fuori dai Palazzi: Alessandro Di Battista.
Certo è che la posizione delle forze politiche, indicata trasversalmente, sembra suggerire a Draghi la strada di un governo con innesti politici, sul ‘modello Ciampi’. E sembrerebbe questa la via che sembra prevalere: un governo tecnico con ministri di area, uno massimo 2 per ogni forza di maggioranza.

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