Nonostante molti grillini della prima ora non si convinveranno probabilmente mai ad essere in un governo guidato dall’ex numero uno della Bce, parecchi big – tra cui Luigi Di Maio – hanno espresso un parere favorevole alla fiducia, andando di fatto contro a quanto dichiarato dal capo politico Vito Crimi non meno di due giorni fa.
Dalla parte degli oltranzisti del no, troviamo ad esempio Elio Lannuti, che dichiara: “Sì a Conte e no a Draghi… la stragrande maggioranza del gruppo M5S al Senato è per il no a Draghi. Un governo politico con l’ex presidente della Bce è un’illusione. Ricordo il 2011, la macelleria sociale con Monti. Per me Draghi è peggio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il collega Alberto Airola: “Chi crede che si possa creare un governo politico vero, è cieco o vede in modo sfocato, lo scenario politico attuale… Il progetto Mattarella-Renzi-Draghi -scrive su Facebook il senatore piemontese- ha come scopo un governo di fatto tecnico. Di politico, se proprio lo vogliamo chiamare così, saranno disponibili poche caselle ministeriali”.
Nel pomeriggio, secondo quanto si apprende, sarebbe stata convocata una riunione congiunta dei direttivi di Camera e Senato con l’obiettivo di trovare la quadra e scongiurare, così, una clamorosa spaccatura interna. Non sarà facile, perché i parlamentari ostili a Draghi promettono battaglia, soprattutto nelle chat interne. “Secondo me – attacca il deputato Francesco Forciniti – non c’è ancora la piena consapevolezza di ciò che sta succedendo… Ora si tratta di scegliere se difendere la dignità o stare dall’altra parte per permettere a un paio di noi di essere chiamati ministro”. E rincara: “Governeremo in un colpo solo con Renzi, Berlusconi e Draghi. Un incubo”. “Il teatrino di questi giorni è un insulto all’intelligenza collettiva… Prendiamo una strada e che sia quella”, gli fa eco Francesco Berti.
Nonostante queste posizioni molto forti, però, qualcosa si sta muovendo. A cominciare da Beppe Grillo, anche lui in contraddizione con quanto detto da Crimi dato che da ieri è al telefono con i nomi più grossi del M5s per indirizzarli verso la fiducia a Draghi.
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