Il vitimismo è un altro ingrediente della sua narrazione: “Ora molti si sono accorti che la nostra era una battaglia giusta nel merito, ma continuano a contestarci il metodo. Finendo per attaccare me (che novità!), ieri per l’egocentrismo, ora per le mie conferenze all’estero, domani chissà su che cosa. Ma mai sui contenuti”.
Parole di Matteo Renzi al quale il senso dell’autocritica è sconosciuto.
“Rimane un po’ di amaro in bocca – lo confesso – ma nello stesso tempo sono orgoglioso dello straordinario affetto dei tanti di voi che hanno capito che in questa battaglia non c’è l’immagine di uno da difendere, ma il futuro del debito pubblico da salvare. L’Italia si sta giocando l’osso del collo. E noi stiamo combattendo per dare qualità e benessere ai nostri figli. Quando penso alle vostre email, al vostro sostegno, al vostro affetto mi rendo conto che nonostante le aggressioni e le minacce di questi giorni, fare politica rimane un’attività nobile e piena di bellezza”.
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