Forse sì e forse no. Ma non è un no. E quindi quantomeno nell’area centrista ci si confronta.
“La scelta se votare sì o no alla fiducia la farò domani, in base a ciò che dirà il presidente del Consiglio in Senato e al confronto con gli altri colleghi di Popolo Protagonista”.
Lo ha detto la senatrice Tiziana Carmela Rosaria Drago (ex M5s) ora di Popolo Protagonista, che conta tre rappresentanti alla Camera ed uno a Palazzo Madama, oltre ad alcuni simpatizzanti.
“Vedrei positivamente”, l’invito di monsignor Giancarlo Bregantini ai costruttori a salvare il Governo ricreando un partito di ispirazione cattolico democratica da studiare con i promotori di Insieme.
“Ma – afferma – mi chiedo perché questa proposta di Bregantini proprio adesso. Una visione non si costruisce dall’oggi al domani. Ci vuole confronto. Ed io finora ho notato una tendenza a sentire. Mentre ascoltare è un processo più complesso”.
“Popolo Protagonista è un progetto politico ma potrebbe essere un paradigma che, unito ad altri, potrebbe dare vita a un progetto più ampio, non un partito cattolico ma laico di ispirazione cattolica – spiega la Senatrice – Serve tuttavia la prospettiva di un Governo di unità nazionale, ci sono troppe divisioni e bisogna andare oltre. Abbiamo bisogno di garanzie – conclude – che al momento vengono solo da ciò che è stato fatto o non è stato fatto”.
Argomenti: giuseppe conte