Pierluigi Bersani ha fatto il punto sulla querelle che va avanti ormai da settimane tra Conte e Renzi, con il leader di Italia Viva che minaccia un giorno sì e l’altro pure di lasciare l’esecutivo.
“Non è che Renzi sia Mandrake. Adesso noi possiamo chiedere a Renzi, e agli araldi e alle aralde di Renzi, di non far torto all’intelligenza degli italiani… Si vuole una crisi cosicché Renzi possa prendere centralità, possa essere il demiurgo di nuovi percorsi che vedono alla fine la testa di Conte. Questo è il punto”.
“Io non ho aggettivi per qualificare un’operazione del genere (sempre parlando dei Renzi) mentre abbiamo centinaia di morti di pandemia e migliaia di feriti gravi in economia. Non ho aggettivi”, ha aggiunto Bersani.
“Renzi è un dato del paesaggio. Fa le cose che fece con Letta. Non è una novità”.
“La polemica è cominciata che il Recovery plan ancora era una bozza. Questa se è crisi verrà ricordata come la crisi della bozza. Non era neanche andata in Consiglio dei ministri”, ha concluso Bersani.
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