Meloni mente spudoratamente: "Il virus correva sui barconi e ci avete chiamati razzisti"
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Meloni mente spudoratamente: "Il virus correva sui barconi e ci avete chiamati razzisti"

Nessun focolaio di Covid-19 è mai partito dai migranti, ma dalle discoteche dei ricchi che Giorgia Meloni difendeva a spada tratta quest'estate.

Giorgia Meloni
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2 Dicembre 2020 - 16.28


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Giorgia Meloni senza freni alla Camera, dove prende la parola contro l’approvazione di quello che chiama il ‘decreto insicurezza’, “l’ennesima porcata con la quale questo governo cerca di far guadagnare miliardi di euro agli scafisti, alla tratta di schiavi del terzo millennio, riempiendo l’Italia e non solo di immigrati clandestini”. 

Secondo Meloni, che è la stessa a capo di un partito i cui membri si distinguono quotidianamente per uscite razziste, xenofobe e misogine, il Governo non ha fatto

“nulla che possa ragionevolmente essere considerato un tentativo di governare un fenomeno complesso come quello della immigrazione irregolare. E la maggioranza lo sa bene. Lo sa perché sono anni che tenta di scappare da questo confronto. Chiunque abbia tentato di fare domande banali, è stato tacciato di essere xenofobo e razzista”. 
Considerando che la soluzione di Fratelli d’Italia è il blocco navale preventivo e la chiusura dei confini, con tanti saluti ai disperati che muoiono in mare, c’è davvero da meravigliarsi di tanta ipocrisia.
Ma non è finita qui: “Difficile anche spiegare perché per mesi ci hanno detto che il virus ‘non correva sui barconi’, e quando chiedevamo le evidenze scientifiche di queste intelligentissime dichiarazioni ci veniva risposto che eravamo razzisti. Poi la cronaca ha raccontato un’altra storia”. 
Per cronaca Meloni intende i fatti di Nizza, dove un migrante (uno, e basta) positivo al Covid è stato responsabile dell’attentato in cui diverse persone sono rimaste uccise. Perché basta che un solo migrante sia un criminale, per renderli tutti terroristi. Poi però si offendono quando si dà loro dei razzisti. 
E soprattutto, nessun focolaio di Covid-19 è mai partito dai migranti, ma dalle discoteche dei ricchi che Giorgia Meloni difendeva a spada tratta quest’estate. Una bugia dietro l’altra, la vera ‘ennesima porcata’ di un partito che raggiunge livelli di bassezza sempre più profondi. 

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