In un’anticipazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa “Perché l’Italia amò Mussolini (e come ha resistito alla dittatura del Covid)” in uscita il 29 ottobre da Mondadori Rai Libri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato della possibilità di un vaccino nei prossimi mesi.
“Se le ultime fasi di preparazione (il cosiddetto ‘rolling value’) del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca saranno completate nelle prossime settimane, le prime dosi saranno disponibili all’inizio di dicembre. Già all’inizio avremo i primi due o tre milioni di dosi – ha precisato Conte – Altri milioni ci arriveranno subito dopo. La Commissione europea ha commissionato ad Astrazeneca e ad altre società alcune centinaia di milioni di dosi: penso che per contenere completamente la pandemia dovremo aspettare comunque la prossima primavera”.
Rispondendo alla domanda se prendendo il Mes l’Italia farebbe una brutta figura, “Non ho una mia valutazione. Oggettivamente prendo atto che il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha detto che, visto che nessuno prende il Mes, ci sarebbe uno stigma per chi lo chiede. Io non so quantificare questo stigma. Non posso prevedere le reazioni dei mercati finanziari. Reagirebbero bene o male? Il Sure (il fondo europeo per finanziare la cassa integrazione) lo prendono tutti. Il Mes no. Se fossimo i soli a prenderlo, questo farebbe scattare un segnale di attenzione nei confronti dell’Italia”.
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