Renzi: "Rafforzare il governo con un nuovo contratto, Zingaretti o Orlando ne facciano parte"

Il leader di Italia Viva: "Conte non è in discussione. Il tavolo per decidere che fare è un dovere morale verso il Paese".

Renzi e Zingaretti
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4 Ottobre 2020 - 10.58


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Ora non gioca più a far cadere il governo visto che le ultime elezioni hanno visto una maggioranza in salute e un ‘centro’ tutto sommato inesistente.

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“Conte non è in discussione. Il tavolo per decidere che fare è un dovere morale verso il Paese. Decidere chi deve fare quelle cose, rafforzando eventualmente la squadra, è conseguenza, non premessa, del tavolo politico. La questione riguarda soprattutto la leadership del Pd. Se il segretario Zingaretti accettasse di entrare al governo la maggioranza sarebbe più forte”.

Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un’intervista a ‘la Repubblica’, ipotizzando eventualmente l’ingresso nell’esecutivo del “vicesegretario Orlando”.

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“La crisi economica dovuta al Covid durerà ancora minimo un anno” dice Matteo Renzi. Per questo, “o la politica si muove, o arrivano i tecnici”. “Mettiamoci attorno a un tavolo – propone il leader di Italia Viva – in un eremo o a Palazzo Chigi, non importa. Purché alla fine di lì si esca con le scelte finali su lavoro, Mes, Autostrade, Ilva, Recovery Fund, legge elettorale, infrastrutture. E quel patto poi si scolpisca nella pietra”. E aggiunge: “Non possiamo andare avanti di emergenza in emergenza solo contro Salvini. O si fa il salto di qualità ora, o mai più”. Quanto al tavolo, scandisce Renzi, “ci servirà anche per l’individuazione del candidato presidente della Repubblica tra 15 mesi: serve un europeista, non un sovranista. E a spendere bene i 100 miliardi netti del Recovery”

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