Crimi rispolvera l'arroganza M5s: "Con il Pd niente alleanza alle regionali, la sconfitta sarebbe solo loro"

Il capo politico (provvisorio) del M5s dice no al premier Conte che aveva chiesto intese in Puglia e nelle Marche: "Dove abbiamo fatto opposizione fino a ieri, è difficile un percorso insieme".

Vito Crimi, capo politico del M5s
Vito Crimi, capo politico del M5s
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20 Agosto 2020 - 09.24


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La verità è che rappresentano il nulla politico e che, come si potrebbe fare mettendo a confronto le loro dichiarazioni, oggi sostengono tutto quello che dicevano di voler combattere tempo fa.
Resta solo l’arroganza di un movimento fatto da sprovveduti della politica ma guidato con sapiente mano di marketing che ha intercettato qualinquismo, rancori e ha capitalizzato gli errori del Pd renziano (e non solo) per diventare il partito di maggioranza relativa.
 “Non si tratta di sprecare un’occasione, perché non c’è, altrimenti l’avremmo colta al volo. Noi abbiamo il massimo rispetto del territorio. Dove abbiamo fatto opposizione fino a ieri, è difficile immaginare un percorso insieme”.

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Vito Crimi, capo politico del M5s, sbarra la strada alle alleanze locali con il Pd in un’intervista al “Corriere della Sera”, partendo dagli apparentamenti con i Dem, sollecitati dal premier Giuseppe Conte, in Puglia e nelle Marche, dove, puntualizza Crimi, l’intesa non ci sarà: “la questione – dichiara – è chiusa da tempo. Lì abbiamo fatto un’opposizione ferma e un’alleanza è infattibile”.
In caso di sconfitta alle regionali, quali potranno essere le conseguenze sul governo? “Sconfitta di chi? Noi – ribatte Crimi – non governiamo in quelle regioni. Sarebbe il Pd a perdere e in tal caso dovrebbe farsi una domanda su come hanno governato finora. Avrebbero dovuto darci retta prima”. Il voto sulla piattaforma Rousseau, spiega il capo politico del M5s, è stata deciso “perché ho ricevuto richieste da quattro comuni che hanno presentato un progetto”, quindi non riguardava un’alleanza con il Pd, come sembrava anche dalle parole di Di Maio?
“Assolutamente no. Non c’è alleanza strutturale”, insiste Crimi. “Qualcuno – riprende Crimi – poteva parlare di alleanza strutturale anche con la Lega. Ma non l’abbiamo fatta e non la facciamo oggi, perché siamo nati per combattere il sistema dei partiti e vorremmo aiutarli a migliorarsi”.
Tuttavia, assicura, il governo “sicuramente dura per la legislatura. Nessuno poteva governare senza di noi. Non parlerei ora del futuro”, aggiunge riferendosi alle prospettive di stabilità di Conte che non sarà, obietta il giornalista del ‘Corriere’, entusiasta delle parole di Crimi: “il suo – nota il capo politico dei cinquestelle – è un auspicio legittimo, non lo critico”. Grillo in questi giorni Crimi lo ha sentito “parecchie volte, Beppe non ha mai nascosto le sue idee. Come Conte, auspicava una convergenza. Mi ha chiesto perché Puglia e Marche no, ma gli ho spiegato perché era impossibile e non ha insistito”.

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