Uno sciacallo che passa con disinvoltura dal fare il garantista (per se) e il forcaiolo (per gli altri) che dice cose senza senso e che dimentica le stupidaggini da lui dette nei mesi della crisi con il ritornello aprire, chiudere, no riaprire e no chiudere.
Un personaggio amico e sostenitore di Trump e Bolsonaro che, loro sì, hanno sulla coscienza migliaia di morti.
E che ha detto lo sciacallo politico, ossia ? “Ora emerge, dopo mesi di silenzi e di bugie, che il governo prima non chiuse le zone rosse colpite dal virus come richiesto, e dopo chiuse tutta Italia senza un valido motivo. Se io vado a processo per aver ritardato di qualche giorno lo sbarco di qualche immigrato, Conte e compagni dovrebbero rispondere del sequestro di milioni di italiani e di un disastro sanitario, sociale ed economico senza precedenti”.
Basterebbe leggere le dichiarazioni fatte in questi mesi da questo personaggio nei mesi dell’epidemia per capire lo spessore morale e politico della persona.
Al netto dei selfie senza mascherina e delle ammucchiate e assembramenti durante le sue adunate.
Argomenti: covid-19 giuseppe conte matteo salvini